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Ippica & equitazione

18/05/2018 | 16:30

Ippica, Capannelle: domenica 20 maggio il 135esimo Derby Italiano Sisal Matchpoint

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Ippica Capannelle Derby Italiano Sisal Matchpoint

ROMA - È in programma domenica 20 maggio, all'ippodromo Capannelle, il 135esimo Derby Italiano Sisal Matchpoint, scelto anche come seconda tris del pomeriggio. Dall’estero - si legge in una nota - arriva Dark Acclaim per il training di Marco Botti, recente quarto delle Fielden st di Newmarket la cui linea ha oreso vigore nelle fresche Dante st di York. Ancora una volta una femmina tenta di rinverdire i fasti di Archidamia 82 anni dopo. Ci prova Flower Party e sarà certamente accompagnata dal tifo un po’ di tutti perché le grandi imprese fanno innamorare. Ci sono i laureati di Filiberto (Summer Festival) e di Botticelli  (Henry Mouth), c’è Wait Forever che prova ad emulare Worthadd ovvero vincere Parioli e Derby. C’è Wiesenbach sfortunato nel Botticelli ma a due anni primo nel Berardelli. Ci sono, agguerriti, gli altri in campo che sono Il Re di Nessuno, Old Fox, Roquero, Solvang, Sopran Roccia, Way Back e tutti hanno una linea valida per provare a vincere. Non solo Derby, non a caso la giornata si chiama Derby Day perché il contorno è stupendo. Oggi il derby è gruppo due ma è pienamente nel suo status e con costanza che ci auguriamo possa essere tale anche in questa edizione. Accanto al Derby altre due pattern come il Carlo D’Alessio per anziani sui 2400 in preparazione al successivo Gran Premio di Milano. Carlo D’Alessio è stato un gigante del turf internazionale, insieme a Carlo Vittadini, negli anni 70, ha accettato la sfida con il mondo e la ha vinta. Dopo oltre 120 anni è stato il primo proprietario a siglare due edizioni consecutive delle 2000 Ghinee di Newmarket con Bolkonski e con Wollow. Carlo D’Alessio è nella Storia del galoppo mondiale. Nel suo nome sono in campo Aethos, Chasedown, Coressos, Menhuin, Pythius, Sadilla, Voice of Love. I velocisti avranno a disposizione il Tudini sui 1200, la altra pattern del giorno a ricordare una grandissima famiglia che ha vissute tre intere generazioni, per ora, di prestigio nel nostro turf. Iniziò Giuseppe, continuarono Ugo e Piero e poi Manuela e Vera. Il derby di Rivisondoli, il posto d’onore di Scanno, Scai che vinse il Milano, Corfinio che trionfò in Francia e non solo. Quasi 100 anni di Storia del nostro turf. Anche questa corsa dovrebbe mantenere bene il suo status e per la edizione 2018 scendono in campo in ben 14 (corsa scelta come TQQ), tutti i nostro migliori possibili con anche due ospiti vale a dire Naadir e Pretorian. Nel ricordo di Mauro Sbarigia, indimenticabile turfman e meraviglioso competente a tutto campo, cantore del nostro turf, sui 1600 in listed si sfideranno i tre anni mentre le giovani femmine di due anni saranno protagoniste del Perrone, altra listed sui 1100. Alessandro Perrone, sotto il nome di scuderia Hermes, negli anni 70 accettò anche lui la sfida che avrebbe sicuramente vinto con il turf internazionale se non fosse prematuramente scomparso: Policrok, Alpherat, Egmont, Nortjet, Moon Ingraver, Scouting Miller le sue perle che altri, dopo la sua scomparsa, condussero al trionfo internazionale ma il suo nome e ricordo è indelebile. Giornata super che si completa con il tradizionale HP Edmondo Botti (altra seconda tris del pomeriggio cosi che ancora una volta Capannelle ospiterà tutte le tris del giorno), il capostipite di una altra eccezionale famiglia che tantissimo ha dato e da al nostro mondo, poi il Corriere delle Sport appuntamento costante nel derby day come lo sono le due corse per i dilettanti. Nell’Arnaldi (Domenico e Sergio, indimenticabile gentlemen si ma soprattutto straordinario dirigente che tanto manca al nostro mondo proprio adesso) saranno gentlemen, nel Ladies, come si evince dal nome, saranno solo amazzoni secondo una felice recente scelta in comunione con la Fegentri. In tutto nove corse con una media di oltre dieci partenti per ogni corsa, sette volte in azione la pista grande in erba e due quella dritta, tre pattern, due listed, un Hp e distanze dai 1100 ai 2400 metri. Una giornata indimenticabile alla quale è impossibile mancare, è in questi pomeriggio che l’ippica si celebra e soprattutto si rigenera e ci fa comprendere come sia importante recuperare nell’immaginario collettivo il magnifico posto che ha sempre occupato.
RED/Agipro

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