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Ippica & equitazione

04/04/2005 | 17:11

CONCESSIONE TOTIP: L’ENNESIMA PROROGA RINVIA RESTYLING DEL CONCORSO

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concessione totip lennesima proroga rinvia restyling del concorso
(n.t.) Sisal gestirà il Totip fino al 30 ottobre 2005. La comunicazione, apparsa stamattina in Gazzetta Ufficiale, è accompagnata, all’interno dello stesso decreto firmato il 18 febbraio 2005 dal direttore generale dei Monopoli, Giorgio Tino, dalla revoca della “procedura ad evidenza pubblica per l'assegnazione della concessione per la gestione dei servizi tecnici relativi al concorso pronostici Totip” indetta a metà settembre e alla quale avevano deciso di partecipare soltanto la stessa Sisal e Lottomatica. Ancora una volta, insomma, il rilancio del Totip viene rinviato a data da destinarsi, come avviene ad un prodotto ormai considerato un “parente povero” all’interno del comparto giochi. E l’ennesima proroga della concessione a Sisal – che ha raccolto nel 2004 appena 24 milioni di euro attraverso migliaia e migliaia di ricevitorie collegate - non può che evidenziare ancora una volta l’impossibilità di intervenire, almeno fino al prossimo bando di gara, sul fronte dell’innovazione al prodotto e degli investimenti promozionali: eppure, appena qualche anno fa, basti ricordare l’efficacissima campagna di spot con Nancy Brilli nei panni della dea bendata, il Totip aveva dato segnali di vivacità molto incoraggianti. E fa quasi tenerezza, a questo punto, anche la decisione di Stanley di ricorrere al Tar per annullare la gara di assegnazione della concessione Totip: per la cronaca, il ricorso è stato respinto dal Tar Lazio. Il bookmaker inglese, come di consueto, ha già proposto appello davanti al Consiglio di Stato ma, in ogni caso, si tratta di una battaglia legale destinata ad un vicolo cieco. Come il destino del Totip? Gli operatori del settore, specialmente quelli che hanno a cuore le sorti dei giochi sull’ippica, sperano di no ma, con la Tris ridotta al lumicino e il Totip in eterno regime di proroga, il futuro si preannuncia ricco di incognite. Le istituzioni competenti, in primis Unire e Monopoli di Stato, stanno impegnandosi in un intervento disperato ma, occorre riconoscerlo, la situazione dei giochi ippici è tutt’altro che allegra.

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