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Ippica & equitazione

23/12/2011 | 14:02

Crisi ippica – Nuovo incontro ai Monopoli, Ginestra (pres. Assosnai): "Aams chiederà un piano industriale all’Assi"

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ROMA - I Monopoli dimostrano con i fatti di tenere al futuro del comparto ippico: ieri, nuovo incontro tra il Direttore generale, Raffaele Ferrara, il Direttore centrale per i giochi, Antonio Tagliaferri, e il presidente di Assosnai, Francesco Ginestra. Un vertice al termine del quale Ginestra afferma che è stata compiuta una “panoramica sui problemi che affliggono l’ippica, che destano grande preoccupazione in tutti gli operatori del settore: sono a rischio 8000 posti di lavoro e 700 aziende. Sarebbe un vero delitto lasciare che la situazione precipiti, lasciando inoltre sguarnito il territorio del presidio di legalità garantito da agenzie e ippodromi. Il comparto vive un momento drammatico e occorre che tutti, Ministro delle Politiche Agricole in testa, si attivino subito. L’ippica, che complessivamente dà lavoro a 50mila addetti, non è uno spettacolo che può fallire, va considerato come il teatro o come un museo, è parte della nostra cultura e ha prodotto campioni assoluti come Dettori o cavalli del calibro di Varenne, che hanno fatto sognare mezzo mondo”. Il passato è passato, spiega Ginestra, e il periodo delle vacche grasse non è più ripetibile: “Ci vuole un restyling, l’offerta al pubblico va riordinata e modernizzata, anche rendendo più ospitali gli ippodromi”. Le prospettive però sembrano positive: “Posso confermare che i Monopoli di Stato hanno una forte volontà di intervenire, in prima battuta creando un tavolo tecnico con Assi che eviti – ad esempio – scioperi che possono solo far disamorare gli appassionati. L’obiettivo è arrivare ad un provvedimento condiviso, che possa allontanare l’emergenza e stabilizzare le entrate per l’ippica. Sicuramente, e io sono d’accordo, Aams chiederà un piano industriale all’Assi e credo che il segretario generale Francesco Ruffo sia l’uomo giusto per redigere un business plan di questo genere, da verificare periodicamente nella sua attuazione”. Di sicuro, vanno cambiate alcune cose: “Tutti faranno una corsa dimagrante – prosegue Ginestra – a partire dal numero delle corse e dal numero degli ippodromi. Ma anche l’Erario dovrà fare sacrifici, rinunciando a qualcosa per salvare le aziende, che danno lavoro e producono proventi fiscali con la loro attività”. Infine, un accenno alle corse virtuali, potenziali future concorrenti delle scommesse ippiche: “Non ho nulla contro i giochi virtuali – conclude Ginestra - però credo che Aams le utilizzerà soprattutto come riempitivo quando non siano programmate le “vere” corse di cavalli”.
FC/Agipro

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