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Ippica & equitazione

04/11/2010 | 19:41

Fiera Cavalli: "Il futuro dell'Ippica Italiana: storia, valori, economia"

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(red.) "C’è la volontà di uscire da un momento di crisi in cui da troppi anni versa l’ippica italiana e per questo motivo le associazioni degli ippodromi si sono trovate assieme a discutere".
E' quanto ha dichiarato Attilio D’Alesio, presidente del Coordinamento Ippodromi, nel corso del convegno organizzato oggi a Fiera Cavalli, "Il futuro dell'Ippica Italiana: storia, valori, economia". Il tema al centro del dibattito, si legge su Gioconews, è stato l'intervento del Ministro Galan che ha proposto anche per l'Unire un 'modello Coni'.

Al tavolo dei relatori anche il Sottosegretario Francesca Martini che ha sottolineato: “La crisi del settore è legata ai numeri, al fatto che manca negli ippodromi il grande pubblico. Mi auguro che a breve si deciderà cosa debba essere l’Unire. E' tempo di gestire in maniera adeguata le risorse”.

Il segretario generale dell’Unire, Riccardo Acciai, presente  anch’egli tra i relatori, ha sottolineato: “Un ente pubblico, per andare bene, deve avere un minimo di stabilità finanziaria e di direttive chiare da parte della politica. Se queste cose mancano diventa davvero difficile. Abbiamo cambiato in questi anni 13-14 commissari e la cosa aggrava la nostra condizione. Abbiamo comunque l’obbligo di andare avanti al meglio, per questo non reputo il contributo statale come assistenzialismo, bensì come un investimento”.

Stefano Meli, presidente dell’altra grande associazione degli ippodromi,  Federippodromi, ha ribadito il fatto che l’ippica abbia bisogno di governance e di risorse. “Se l’Unire c’è, deve anche poter lavorare con una guida stabile. Le carenze che ci sono oggi non sono solo tecniche, ma anche strategiche. Le scommesse sono il metro che valuta il nostro settore e quindi il metro ‘misto’ adottato finora di Aams e Unire non funziona più, o all’uno o all’altro la gestione del gioco totale”.

Dopo questi due step, a Roma e Verona, ora ce n’è in cantiere un terzo, come sottolinea a conclusione del convegno D’Alesio: “Dobbiamo ora darci un nuovo appuntamento all’Unire per dare vita ad una consulta fatta sulla base delle competenze. Questo sarà il terzo tempo dell’ippica”.

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