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Ippica & equitazione

21/03/2014 | 17:18

Imprenditori Ippici Italiani: a rischio futuro del galoppo

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imprenditori ippici italiani a rischio futuro del galoppo

ROMA - Dura nota degli Imprenditori Ippici Italiani sulla situazione dei pagamenti 2012 rimasti in arretrato e sul concreto rischio di una retrocessione del galoppo italiano da parte del Comitato Pattern, qualora entro il 31 marzo non venissero accreditati i premi vinti dalle scuderie straniere. «Evidentemente non sono bastati quindici mesi per pagare circa 1,5 milioni di euro a poche decine di nominativi - si legge in una nota - e i decreti contano più del prestigio internazionale e del sacro principio della reciprocità. Ma chi è il responsabile di questa faccenda, in questo Paese di buffoni?». 

Per sollecitare l’intervento del governo intanto ANAC, ANACT, Coordinamento Ippodromi, Federippodromi, Federazione Nazionale Trotto e Imprenditori Ippici Italiani hanno inviato questo appello ai ministri Padoan (Economia) e Martina (Mipaaf): «Onorevoli Ministri, entro il 31 marzo devono essere pagati i premi vinti nel 2012 dalle scuderie estere. In caso contrario le autorità ippiche europee toglieranno dal calendario tutte le "corse di gruppo" e "listed" del nostro glorioso galoppo. Mancano pochi giorni alla fine del mese e il denaro che lo Stato deve pagare è necessario per non far retrocedere l'ippica italiana in serie C evitando così una pessima figura internazionale al nostro paese». EL/Agipro 

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