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Ippica & equitazione

26/04/2006 | 19:52

IPPICA: A BOLOGNA INCONTRO TRA BALDARELLI E CATEGORIE IPPICHE

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ippica a bologna incontro tra baldarelli e categorie ippiche
(n.s.) Mercoledì 26 aprile si è tenuta a Bologna una riunione tra il responsabile dell’Area agricoltura della direzione nazionale Ds, Francesco Baldarelli, e le categorie ippiche, avente per tema il riordino del comparto. Molti gli interventi, tra cui quelli del presidente allevatori trotto, Roberto Brischetto, del presidente Assogaloppo, Fabio Carnevale, e del presidente Fipt, Marcello Rinaldi, oltre a quelli di altri esponenti delle categorie, al termine del quale è stato emesso il seguente comunicato.
“L’ippica e l’equitazione attraversano una fase di grande difficoltà e i Ds dell’agricoltura insieme alle altre forze dell’Unione intendono farsi carico del suo rilancio attraverso una politica innovativa, lontano da quelle manovre che hanno provocato il graduale azzeramento delle risorse. Il barile è stato orami raschiato e soltanto una strategia chiara e rigorosa ci porterà fuori dalla crisi. Una strategia messa in atto da forze fresche, che nulla hanno a che fare con la gestione passata. E’ arrivata l’ora di un rinnovamento profondo, anche nei programmi. Trasparenza e concertazione, prima di tutto. Nella concertazione, nella riorganizzazione e nel ripristino del ruolo tecnico dell’Unire, nella giustizia sportiva, nell’armonizzazione dei calendari, nella gestione del segnale tv, nella lotta al doping, nell’ottimizzazione dei bilanci, cercando di ridurre gli sprechi e di trasformarli in risorse.
Nuova impostazione del prodotto corsa che dovrà avere non solo valore in termini di scommesse, ma anche attraverso la qualità dei cavalli allevati e della programmazione e in termini di aumento di appassionati, spettatori, allevatori, proprietari, allenatori e posti di lavoro. Un nuovo rapporto, nei confronti dei delegati alla raccolta del gioco, che dovranno operare per rilanciare il settore ed aumentare la qualità ed il montepremi.
Certezza e congruità del montepremi e programma economico a media scadenza che consenta agli operatori di pianificare la loro attività.
Infine, un nuovo rapporto con il territorio e una nuova classificazione (non penalizzante) degli ippodromi – oggi ridotto a ruolo di generatori di cassa – che tenga presente anche della loro valenza socio-economica e prevede la costituzione di una fascia nazionale e una regionale, che possa penetrare meglio nei vari bacini di utenza, visto che è necessario considerare anche il valore del montepremi a livello regionale, evitando la desertificazione di corse nelle regioni”.

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