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Ippica & equitazione

31/01/2011 | 17:49

Ippica: A Parigi assemblea generale dell'Unione europea del Trotto

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ippica a parigi assemblea generale dellunione europea del trotto

(i.b.) In occasione del week-end del Prix d’Amerique, si sono svolti nella capitale francese il Consiglio di Amministrazione e l’Assemblea generale dell’UET – l’Unione europea del trotto. Diverse le novità emerse nel corso dei due giorni. In primo luogo, per sopravvenuti impedimenti istituzionali del presidente svedese è stato eletto in sua sostituzione, fino alla fine dell’originario mandato, Jean-Pierre Kratzer, presidente della federazione svizzera di trotto che ha illustrato il suo programma: intensificazione dei rapporti fra i 19 paesi membri e una forte azione comune a sostegno delle scommesse ippiche, fonte di reddito principale della filiera ippica europea.
Accanto alle vicende di carattere “istituzionale”, da registrare alcune modifiche all’accordo internazionale e, in particolare, la fissazione, per tutti i paesi membri di un numero minimo di analisi antidoping, che è stato individuato, in prima battuta, nel 10% delle corse effettuate (in Italia, il 100% delle corse viene assoggettato a prelievo). A partire dal 2012, poi, verifiche obbligatorie per la presenza di ormoni e steroidi nei cavalli in allenamento.
Sotto il profilo dell’organizzazione sportiva, da segnalare la convalida dell’intero calendario dei gruppi 1 e 2 italiani, compresa la conferma dell’organizzazione a Treviso del Campionato UET per i 3 anni. Assegnata poi all’Italia l’organizzazione, nel 2012, sia del Campionato UET dei 5 anni, sia del Campionato UET per allievi, prova questa che mancava da diversi anni dal nostro Paese.
Da segnalare, poi, la firma da parte di tutti i rappresentanti all’Assemblea di due importanti documenti “politici”: un atto di sostegno al governo francese in materia di introiti dalle corse trasmesse on-line  e, soprattutto, di una petizione da inviare alla Commissione europea con la quale i Paesi membri dell’UET chiedono a gran voce la riduzione dell’IVA sui cavalli da corsa in quanto prodotti di natura agricola. In questo senso forte sarà l’azione assicurata dalla nuova presidenza.
Infine, più in generale, da segnalare una grande attenzione da parte dei partecipanti alle vicende italiane. È opinione comune, infatti, sottolineata dall’intervento del Presidente di Cheval Francais, Dominique De Bellaigue, che la “tenuta” dei grandi Paesi (Francia e Italia, in primis) sia essenziale per il mantenimento dell’intero movimento ippico europeo.

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