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Ippica & equitazione

27/10/2010 | 18:43

Ippica, Acciai (Unire): "La crisi è nelle entrate, non del settore"

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(l.m.) ROMA - "Nel 2010 le presenze negli ippodromi sono state pari a circa un milione e mezzo di persone. Sono numeri che devono crescere, ma certamente non sono quelli che sono circolati basati su altri studi probabilmente parziali. Per la fine dell'anno dovremmo arrivare a circa 2 milioni di spettatori negli ippodromi". Ad affermarlo è il segretario generale dell'Unire, Riccardo Acciai che nel convegno in programma oggi a Roma ha anche aggiunto: "L'ippica non è in crisi in quanto tale. La crisi riguarda il sistema di reperimento per il settore. La vera crisi è nelle entrate, comune a tutti i grandi Paesi europei e poggia le sue radici su quattro fattori principali. Ovvero la fine del monopolio sulle scommesse, il calo dell'appeal dello spettacolo e della scommessa ippica, la crisi finanziaria internazionale, la frammentazione delle competenze. Serve inoltre stabilità - ha proseguito Acciai - basti pensare che dal 2000 al 2010 si sono succeduti ai vertici dell'Unire ben 14 timonieri con un a durata media del mandato di meno di 10 mesi. Nessuno può governare e ristruttarare un settore concosì poco tempo. Ora avremo un nuovo commissario e dobbiamo ripartire. Siamo stati fermi troppo tempo".
 

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