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Ippica & equitazione

20/12/2011 | 08:59

Ippica: accolto dal Governo Odg presentato dai deputati del Pd

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ippica accolto dal governo odg presentato dai deputati del pd

ROMA - Il Governo ha accolto un Ordine del giorno sulla difficile situazione dell'ippica presentato da alcuni deputati del Pd (Brandolini, Oliverio, Zucchi, Agostini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe, Sani, Servodio, Trappolino).
"Si richiede al governo di valutare l'opportunità di avviare le procedure necessarie per porre in essere un piano di ristrutturazione dell'intera filiera capace di affrontarne in modo adeguato la crisi del comparto ippico italiano. - si legge nel testo -  Il settore ippico vive da molto tempo una situazione di crisi profonda. Le previsioni per il 2012 sono molto negative in quanto la decisione di tagliare di 100 milioni di euro il contributo all'Assi (ex Unire) determina una riduzione delle entrate stimata di oltre il 40%. Gli operatori del settore denunciano la superficialità con cui i concessionari delle scommesse e l'ente preposto alla tutela del settore hanno fronteggiato il susseguirsi di situazioni che a causa di errori che hanno danneggiato profondamente l'ippica italiana sono ora sfociate in una crisi profonda che rischia di uccidere l'intero settore".
In particolare, proseguono i deputati del Pd, "sotto accusa risulta una gestione dissennata in cui la distribuzione dei fondi avveniva senza seguire criteri premiali per l'imprenditorialità, la correttezza e la capacità degli operatori attivi nel settore e che avrebbero potuto riformare il sistema; per l'ippica crea le condizioni per un totale fallimento del settore con il rischio concreto per migliaia di famiglie di perdere il reddito da lavoro e per oltre 15.000 cavalli di andare al macello. Nei giorni scorsi il settore ha reso pubblico un appello alle maggiori cariche istituzionali, ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali, del lavoro e dello sviluppo economico, in cui si sollecita una ristrutturazione del settore per disperdere le competenze di un patrimonio di lavoro, di sport e di cultura che esiste da oltre cent'anni. La gravità della situazione è tale da giustificare provvedimenti di crisi strutturale del settore".
LM/Agipro

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