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Ippica & equitazione

05/09/2012 | 16:00

Ippica, Agnano: premi e stipendi, la replica di Papalia

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ippica agnano premi e stipendi la replica di papalia

 

NAPOLI - "Mi assumo la piena responsabilità di aver utilizzato erroneamente al fine di corrispondere ai lavoratori di Agnano le retribuzioni della mensilita' maturata a luglio, parte delle somme destinate a montepremi dei vincitori dello scorso mese di maggio." Questa la dichiarazione di Gaetano Papalia, presidente di Ippodromi Agnano che replica così alle accuse di questi giorni. "L’importo residuo - ha aggiunto Papalia - è stato accreditato alle scuderie ed agli allenatori aventi diritto in acconto sul totale delle loro effettive spettanze. In alcuni casi non è stato possibile liquidare alcuna somma neanche a titolo di anticipazione."

Il presidente della Ippodromi Agnano motiva il suo operato con la necessità di ovviare ai crediti vantati nei confronti dell'Assi. "La Ippodromi Agnano spa a fronte dei servizi da essa prestati, in attuazione della convenzione tuttora in proroga, attende di riscuotere un credito certo, liquido ed esigibile di oltre 1.300.000,00 euro, importo largamente superiore alla quota di montepremi non corrisposta. L’errore commesso potrà essere presto sanato e tutt’al più avrà causato un ritardo di qualche settimana, limitando il danno ad una modesta perdita finanziaria che sono pronto a risarcire, fatto salvo ovviamente l’accertamento della responsabilità anche del ritardato pagamento dei corrispettivi dovuti alla Società."

Poi però Papalia passa al contrattacco e soprattutto contro la neo costituenda Lega Ippica: "Nello scusarmi con gli operatori ippici, mi sia permessa una duplice riflessione sulla moralistica censura contenuta in una nota diramata su questa vicenda dalla Lega Ippica Italiana.  - spiega  -  La prima riguarda una palese distonia logico-concettuale nell’aver attenzionato con tanta severità l’episodio napoletano e nell’aver contemporaneamente ignorato il pronunciamento del TAR del Lazio sull’imputazione al capitolo 2290 del BUDGET del MIPAF dei 159 milioni di euro che, per 'errore umano del Ministro' sono stati destinati a contributo statale, invece di essere oggetto di trasferimento diretto all’ippica e più precisamente al monte-premi come imponeva la L. 2/2009. Errore umano l’uno ed errore umano l’altro,  - conclude - soltanto che il mio si risolverà in un danno (che per altro mi sono impegnato a risarcire) di una trentina di giorni di ritardo nel pagamento di circa 500.000 euro e quindi si sta parlando di 2.500 euro nel totale; l’altro errore, sul quale la Lega non si pronuncia, invece vale 159.000.000,00 di euro ed oltre tutto nessuno si è fatto vivo per rimborsarli all’ippica." LM/Agipro 

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