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Ippica & equitazione

15/07/2005 | 16:28

IPPICA: CATEGORIE CHIEDONO STABILITA' E RILANCIO DEL SETTORE

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ippica categorie chiedono stabilita e rilancio del settore
(red.) “Mancata trasparenza tecnica e amministrativa dell’Unire, che si traduce in tagli al montepremi, in un’arbitraria distribuzione delle giornate, nella riduzione delle giornate di corse e del numero delle corse, nella mancanza totale di una strategia condivisa e di un’apertura alle voci delle categorie ippiche e dei lavoratori ippici”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa siglato dai rappresentanti di diverse categorie ippiche – Proprietari Trotto (Upt) di Sicilia, Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli, Subalpina, Apter Emilia Romagna, Urtuma, Unagt e Assogaloppo - nel quale si sottolinea come "le motivazioni che hanno condotto i lavoratori ippici e le associazioni di categoria a delle proteste così spettacolari – come l’annullamento della corsa Tris di Livorno e l’astensione dai partenti a Milano – siano le stesse, sostanzialmente, sulle quali le categorie professionali ippiche fondano, da un anno, ininterrottamente, la loro lotta, che è lotta per la sopravvivenza”. Le associazioni chiedono un tavolo di concertazione, in quanto “sindacati e categorie debbono essere ascoltati e coinvolti”. Inoltre, “le componenti ippiche, non escluse quelle sindacali, continueranno con tutte le loro forze ad adottare tutte le iniziative di protesta ritenute idonee sul piano categoriale, politico e, se riscontrato, giudiziario, per il raggiungimento di concreti risultati di stabilità e rilancio dell’ippica italiana”.

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