Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 23/01/2025 alle ore 14:10

Ippica & equitazione

06/12/2012 | 11:23

Ippica, Confindustria e Federippodromi al Governo: "Privatizzazione per il rilancio del settore, 14 mila lavoratori a rischio"

facebook twitter pinterest
ippica confindustria e federippodromi al governo privatizzazione per il rilancio del settore 14 mila lavoratori a rischio

ROMA - Quattordicimila lavoratori a rischio, che potrebbero arrivare a 50 mila se si considera l'indotto, 43 ippodromi e di conseguenza la sorte di migliaia di cavalli di razza impiegati nelle corse e spesso ospitati nelle stesse strutture degli ippodromi. Sistema Gioco Italia (la federazione che riunisce che le imprese del gioco in Confindustria) e Federippodromi lanciano l'allarme sulla situazione dell'ippica italiana e chiedono un atto concreto al Governo: saldare subito i debiti e rilanciare il settore approvando la proposta di legge sulla Lega Ippica Italiana in discussione in Parlamento. È quanto emerge nel corso della conferenza stampa organizzata a Roma da Sistema Gioco Italia, Federippodromi e rappresentanti degli allevatori.

Negli ultimi anni, specificano, le risorse disponibili si sono ridotte del 50% passando dai circa 400 milioni del 2006 - generati esclusivamente dal gettito delle scommesse ippiche che rendevano il settore completamente autosufficiente - ai 240 milioni previsti per il 2012. Quest'anno inoltre non è stato ancora erogato il fondo di 35 milioni di euro già approvata dalla legge 44 del 26 aprile 2012. Dopo la soppressione dell'Assi, inoltre, non è ancora arrivata una presa in carico delle responsabilità gestionali del settore sia per stimolare AAMS perché riveda e rilanci il prodotto scommessa ippica sia per regolare il pagamento dei premi vinti dagli operatori e dei corrispettivi agli ippodromi per l'organizzazione delle corse, fermi al mese di maggio e senza precise assicurazioni sui tempi definitivi d'incasso.
 
In questo contesto Federippodromi e Sistema Gioco Italia chiedono un aumento temporaneo delle risorse erogate al settore per garantire la sopravvivenza nel pre ve periodo, ma soprattutto che la sua gestione sia affidata a imprenditori dell'ippica che siano sostenuti per un limitato periodo di temi con finanziamenti pubblici decrescenti, affinché possano rilanciare l'ippica e puntare al ritorno della sua completa autosufficienza economica entrò il 2018. SA/Agipro

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password