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Ippica & equitazione

28/03/2007 | 22:00

IPPICA, DAL MINISTRO BASTONE E CAROTA

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ippica dal ministro bastone e carota

(l.m.) ROMA - Notizie in chiaroscuro dall'incontro tra le categorie ippiche, il Ministro dell'Agricoltura Paolo De Castro e Giovanni Sernicola, in rappresentanza del Ministero delle Finanze. Confermata la tanto attesa firma della risoluzione consensuale, del contratto dell'ormai ex segretario generale Unire Franco Panzironi. Fumata nera però, per quanto attiene eventuali "aiuti" economici al settore da parte del dicastero dell'Agricoltura. A questo punto il problema si sposta sulla determinazione del montepremi al traguardo a disposizione per il 2007. Allo stato attuale sembrerebbe che in luogo degli annunciati 220 milioni di euro non ci sarebbe una disponibilità superiore ai 175 milioni di euro. Il Commissario straordinario dell'Ente Guido Melzi d'Eril, che "assumerà ad interim anche le funzioni del segretario generale" si è riservato una settimana di tempo per comunicare l'entità esatta del montepremi e la sua ripartizione.
Tramontata, almeno per il momento, l'ipotesi rimbalzata su alcuni organi di stampa di una nomina a Segretario Generale di Stefano Varini, attualmente amministratore unico di Unire Lab.

DE CASTRO (MIN. POL. AGR.) ALLE CATEGORIE: "GUARDIAMO AVANTI SENZA INUTILI RECRIMINAZIONI PER IL RILANCIO DEL SETTORE"

(p.g.) ROMA - Rasserenare gli animi e trovare l'unità d'intenti per ridare slancio all'ippica italiana. E' quanto auspica il Ministro alle Politiche Agricole e Forestali, Paolo De Castro, nella lettera aperta rivolta alle categorie dell'ippica.
"Ci siamo incontrati il 21 dicembre con la promessa di rivederci presto; forse è passato un mese di troppo - si legge nel testo della lettera- è importante adesso guardare avanti senza inutili recriminazioni. Faccio un piccolo passo indietro. Nel 1998 l’ippica ha toccato il fondo; nel 1999 e nel 2000 si è invertita la tendenza. Perché non confidare che ciò avvenga anche oggi? E ’ bene chiarire, anzi sottolineare con forza, che ad ottobre le casse dell’ Ente erano vuote. Completamente e desolatamente vuote. Ho consentito che si continuasse l’attività, mantenendo con grande fatica le promesse fatte. Ho fatto si che restasse inalterata e, sottolineo più volte, inalterata la preventivata attività. Tanto è stato ottenuto ed incassato, ma altrettanto immediatamente rimosso e dimenticato con superficiale opportunismo. Occorrono adesso quelle riforme strutturali che sono indispensabili da tempo. I capitoli principali del processo di riforma sono: ridimensionamento e riprogrammazione degli eventi, azioni di comunicazione; rimodellazione di giochi e scommesse in funzione della nuova rete di vendita, attiva fra novanta giorni; garanzia della qualità del prodotto; economicità nella gestione dell’Ente; rinnovo dei contratti collettivi di lavoro; recupero del pubblico negli ippodromi; accesso ai mercati esteri attraverso l ’ ulteriore qualificazione del prodotto; opportuna attività di marketing. Occorre avviarsi subito con determinazione e coesione per queste strade che sono le sole percorribili. L’epoca degli aiuti a pioggia, serviti solo ad aumentare i disavanzi, è definitivamente tramontata perché ha conseguito quale unico risultato di alimentare pericolose illusioni. Se qualcuno ha proposte diverse da avanzare a livello strutturale, lo faccia nel breve oppure aiuti con onestà chi si occupa del bene comune. Sono in gioco la credibilità e l’avvenire di questo mondo. Assicuro al Commissario Guido Melzi, nel quale è riposta la mia personale fiducia e quella del Governo, che farò di tutto per favorire la ripresa e lo sviluppo del settore in uno con la difesa dei posti di lavoro e delle grandi professionalità che l’UNIRE ed il mondo dell’ippica hanno sempre saputo esprimere".   CATEGORIE: "IL MONTEPREMI NON SI TOCCA"

(c.s.) ROMA - Le categorie esprimono preoccupazione per la possibile riduzione del montepremi e minacciano di scendere in piazza "nell'eventualità che nulla dovesse mutare dopo il 10 aprile".
E' quanto si legge in un comunicato intercagoriale a cui si annunciano, in caso di ulteriori tagli al montepremi, possibili manifestazioni "per tentare di dare corpo alla protesta".

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