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Ippica & equitazione

10/01/2011 | 16:02

Ippica, domani incontro Unire-Categorie su calendario 2011

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ippica domani incontro unire categorie su calendario 2011

(i.b.) E' fissato domani alle 16 l'incontro tra il Commissario Unire, Claudio Varrone, e le categorie dell'ippica sul calendario 2011. Il punto cruciale su cui si discuterà è il taglio delle giornate di corsa per quest'anno, un punto che vede su posizioni contrapposte guidatori, fantini e allevatori da un lato, ippodromi dall'altro.
Il commissario Claudio Varrone ha dato alle categorie ampia rassicurazione che verrà effettuata una rivisitazione del calendario di corse inserendo come parametro principale la redditività delle stesse. Domani l’atto finale della vertenza, allorchè saranno convocati all’Unire i rappresentanti delle società di corse.
"Oggi circa il 50% delle corse proposte non ha reddività per l'Unire - dice ad Agipronews Alessandro Viani, dell'Anact - se non verrà rimodulato il calendario su questi parametri siamo pronti a riprendere l'agitazione. L'obiettivo è proseguire con la riduzione già prevista, del 30% delle corse in tre anni: già nel 2010 si è tagliato il numero delle corse del 10%, si deve proseguire per questa strada, così come sulla rimodulazione dell'offerta per le corse Tris, ne servono meno ma di maggior qualità". Già a fine dicembre le categorie del trotto non avevano dichiarato i partenti per le corse di inizio anno, sospendendo poi lo sciopero in attesa dell'incontro di domani.
L'intervento sul calendario ha, tra i suoi obiettivi, anche quello di risollevare un settore che, sul fronte scommesse, sta accusando un vero e proprio tracollo.
La raccolta delle puntate ippiche per il 2010 si è chiusa sopra gli 1,7 miliardi, in calo dell’11% rispetto a un anno fa, poco più della metà rispetto al 2003, quando gli incassi sfioravano i 3 miliardi. In sette anni lo scenario dei giochi è profondamente cambiato, in alcuni casi ha subito una vera e propria rivoluzione, mentre l’ippica è rimasta ferma al palo, subendo una concorrenza diretta e indiretta dagli altri giochi, mentre è stato quasi inesistente il ricambio generazionale del bacino di utenti. Le ultime proposte per il rilancio prevedono la gestione diretta delle scommesse da parte dei Monopoli di Stato, lasciando all’Unire unicamente la gestione tecnica delle corse. Il settore ha portato nel 2010 nelle casse erariali circa 84 milioni di euro, un introito da tutelare con adeguati provvedimenti.

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