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Ippica & equitazione

01/06/2005 | 18:30

IPPICA: DURO COMUNICATO DELLE CATEGORIE

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ippica duro comunicato delle categorie
(red) Sulla vicenda relativa al blocco delle competizioni ippiche odierne imposto dall’Unire in previsione dello sciopero delle agenzie di scommesse, sono intervenute le varie sigle che rappresentano il composito mondo dell’ippica. In un comunicato stampa congiunto Federippodromi, Upt, Federtrotto, Unagt, Assogaloppo, Urtuma, Ippica Nuova proclamano “con decorrenza immediata l’astensione dalla dichiarazione dei partenti sino a quando non sarà costituito un tavolo ippico paritetico con tutte le componenti del settore per la formulazione di un piano tecnico-economico relativo al mantenimento del montepremi, classificazione degli ippodromi, calendario, orari delle corse, recupero crediti, reperimento nuove risorse, trasparenza tecnica e amministrativa, controllo di una rete di vendita” e contemporaneamente "diffidano l’Ente dal ricorrere all’illegittima trasmissione delle corse estere e si riservano di tutelare i propri interesse e dell’ippica tutta nei confronti dell’Unire nelle competenti sedi, incluse quelle giudiziarie” Le categorie dell’ippica si scagliano contro l’Unire, che “invece di diffidare le agenzie dal compiere atti illegittimi, pena, il deferimento al ministero competente per la revoca della concessione, annulla tutte le corse, compresa la Tris, provocando un danno erariale enorme” “La decisione dell’Unire – si legge ancora nel comunicato intercategoriale – ha limitato il diritto di società di corse, guidatori, allenatori e proprietari alla partecipazione alla gara; ha danneggiato il pubblico e le attività connesse con l’effettuazione delle corse, ostentato il favoritismo nei confronti di una parte delle agenzie, non tutelando quella parte che democraticamente avrebbe potuto non aderire allo sciopero. Nei confronti di tale parte tale decisione costituisce limite all’esercizio del diritto di astensione o di protesta. Libertà di sciopero significa invero anche libertà di non scioperare. Risulta infatti che un numero significativo di agenzie avrebbe accettato le scommesse e per tanto la decisione Unire appare un ingiustificato sostegno per evitare il possibile fallimento dello sciopero”. Per le categorie non vi sarebbe stato motivo per “tagliare” anche la Tris vista l’apertura “dei 19 mila totoricevitori sportivi che ogni giorno raccolgono oltre il 75% della scommessa Tris, maggiore voce di finanziamento delle attività Unire”. “Non si comprende – si legge ancora – per quale motivo sono state annullate le corse, anche in considerazione del fatto che potevano essere raccolte scommesse all’interno degli ippodromi, nelle agenzie che non hanno aderito alla protesta e per quanto concerne la Tris, anche nelle ricevitorie.” Per sabato 4 giugno è previsto un importante incontro che potrebbe portare ad ulteriori misure di protesta: intanto non sarebbero stati ancora dichiarati i campi partenti per sabato 4 giugno delle corse di Roma e Aversa, mentre già da domenica potrebbe avvenire un’astensione totale, come precedentemente annunciato nel comunicato stampa.

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