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Ippica & equitazione

28/10/2005 | 16:19

IPPICA: IL COMITATO INTERCATEGORIALE CONFERMA LA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA PER SABATO 5 NOVEMBRE

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ippica il comitato intercategoriale conferma la manifestazione di protesta per sabato 5 novembre
(n.s.) E’confermata la manifestazione di protesta di sabato 5 novembre a Verona, dalle ore 10 alle 12, davanti all’entrata principale di Fiera Cavalli, indetta dal Comitato Intercategoriale.
Seguirà alle 15 una conferenza stampa sul tema “Ippica: analisi e risoluzione di una crisi”, nel corso della quale sarà presentato il progetto per il rilancio del settore sviluppato dall’Intercategoriale, che sarà presente con una propria delegazione. Come si legge in un comunicato stampa, “l’Intercategoriale è costretta a prendere atto dei rifiuti dell’Unire di instaurare un confronto unitario con tutti i rappresentanti delle categorie e del mondo del lavoro per la formulazione di un piano di rilancio dell’ippica italiana che permetta di fronteggiare e superare la crisi letale che sta attraversando il settore, evidenziata da: - un “buco” economico che supera i 150 milioni di euro tra minor prelievo Unire dalle scommesse rispetto alle previsioni di bilancio 2005 relative ed esposizione creditizia nei confronti delle agenzie ippiche (come per altro evidenziato dal Mipaf nella missiva di revoca del mandato di Presidente Unire di Antonio Matarrese);
- riduzione del 16,81 % del montepremi e distribuzione discrezionale e differenziata da ippodromo a ippodromo;
- riduzione discrezionale dei convegni ordinari di corse;
- introduzione discrezionale e clientelare di convegni differenziati in sostituzione di quelli ordinari;
- uso discrezionale delle “personalizzazioni” nelle convenzioni con gli ippodromi per centinaia di migliaia di euro, finalizzato a diminuire corse, chiudere ippodromi storici e funzionali solo con logiche clientelari e politiche, escludendo criteri meritocratici che destano perplessità e inquietudine;
- calo verticale di scommesse e pubblico;
- mancanza di qualità, di trasparenza e di competenze tecniche specifiche. Cavalli scambiati, dubbi sul sistema di nomina delle giurie e degli altri organi disciplinari dell’Unire e sul loro operato, perplessità su prelievi, doping, sono all’ordine del giorno;
- rivisitazione discrezionale del regolamento Tris e di quello delle corse, secondo una filosofia di “cassa” e non di tutela, regolarità e rilancio tecnico-economico del prodotto corsa. Senza garanzie per gli adempimenti di legge (come per le corse e Tris estere). In linea con il processo di ippica virtuale e di smantellamento del comparto ippico perseguito da questo Unire;
- mancanza di un piano strategico di rilancio e conseguente eliminazione di corse, cavalli, scuderie, ippodromi e posti di lavoro senza fornire la minima giustificazione del proprio operato”.

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