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Ippica & equitazione

18/12/2012 | 12:15

Ippica, ippodromi al centro delle problematiche: Agnano, ricorso per fallimento e grane anche con l'Asl (3)

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ippica ippodromi al centro delle problematiche agnano ricorso per fallimento e grane anche con lasl 3

ROMA - Spostandoci più a sud ci sono i casi di Roma e Napoli che hanno in comune la gestione degli ippodromi anche se con situazioni, al momento diverse. La più grave è ovviamente quella di Agnano per la quale è stato presentato, come si legge sulla stampa locale, un ricorso di fallimento nei confronti della Ippodromo di Agnano spa  per conto di 53 dei 77 dipendenti in pianta stabile dell'impianto napoletano. La prima udienza è stata fissata per il 29 marzo e sulle carte si legge che "la società, pur avendo consegnato i prospetti paga, dal mese di luglio non ha più versato gli stipendi a nessuno dei ricorrenti e nemmeno agli altri dipendenti". Tra i quali ci sarebbero altri 48 impiegati part-time. "Vista l'evidente incapacità di far fronte ai propri obblighi, si chiede al Tribunale di dichiarare il fallimento della Ippodromi Agnano spa".
Nel frattempo il degrado avanza nell'impianto, cumuli di letame non raccolti prodotti dai circa 600 cavalli presenti nella struttura hanno allarmato anche l'Asl sulle condizioni igienico-sanitarie dell'ippodromo. E anche questo è uno dei rischi che potrebbe portare allo stop anche gli allenatori che esercitano la loro professione all'interno di Agnano. Da tempo si mormora che ci sia una cordata pronta a rilevare la gestione, ma è chiaro che l'ultima parola spetta al Comune che, secondo Francesco Gragnaniello, presidente dell'Unione Proprietari di trotto, dovrebbe fare come è stato fatto a suo tempo a Firenze, ovvero revocare la concessione alla Ippodromi Agnano spa e indire un nuovo bando di gara per la gestione.
A Roma Tor di Valle, che il 26 dicembre festeggerà il suo 53mo compleanno con una giornata tradizionalmente molto importante sul piano tecnico, si è rischiata la tempesta nei giorni scorsi con la società che aveva chiuso l'accesso alle piste e alle strutture di allenamento agli allenatori residenti nell'impianto "morosi" nel pagamento dei box. Poi è stato trovato l'accordo e per il momento si corre, ma anche qui la situazione è sempre in bilico, con gli operai che attendono il pagamento di diverse mensilità di retribuzione, pagamento peraltro parzialmente promesso proprio in questi giorni. In compenso si sente parlare poco del nuovo stadio anche se il progetto ovviamente è tutt'altro che accantonato. (segue)
LM/Agipro

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