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Ippica & equitazione

28/09/2005 | 15:54

IPPICA: LA CRISI VISTA DA CGIL, CISL E UIL

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ippica la crisi vista da cgil cisl e uil
(l.m.) "Quella dell'Unire è una crisi Tecnica, Economica e di Regole". E' quanto affermano in un comunicato congiunto i sindacati Cgil, Cisl e Uil da una parte e i rappresentati di diverse categorie ippiche di trotto e galoppo (Unag, Assogaloppo, Unagt Subalpina, Urtuma, Apter e diverse sezioni regionali dell'Upt) dall'altra. Nel comunicato si legge che la crisi tecnica si evidenzia soprattutto nella incomprensibile programmazione di un calendario "improvvisato" e nella eccessiva proliferazione di riunioni "differenziate" e di basso livello qualitativo. La crisi economica si manifesta in un bilancio preventivo clamorosamente errato in termini di entrate (un saldo negativo dell'8-9% tra previsione e trend reale), nell'eccessiva riduzione del montepremi e dei compensi per i servizi resi dagli ippodromi; nell'eccessiva spesa per l'acquisizione di corse estere, nonchè in una politica di recupero crediti solo virtuale. Infine la crisi delle regole è palesata dal rifiuto del confronto con tutti i soggetti che operano nel settore (tra cui i firmatari del comunicato) e dalla mancanza di certezza delle regole e della trasparenza con riferimento ai casi di cavalli scambiati e alle possibili prossime modifiche del regolamento Tris.
Secondo i sindacati confederali e le associazioni di categoria la situazione è estremamente critica ed è frutto di un non governo del settore o comunque di un governo che ha fallito nel presente e sta compromettendo il futuro. La linea perseguita dall'attuale dirigenza dell'Unire è totalmente inadeguata a risolvere le impellenti necessità del settore e la situazione è ancora più aggravata dall'indisponibilità al confronto. Per questo motivo le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto con urgenza di essere convocate dal Ministro per le Politiche Agricole e Forestali Gianni Alemanno e dai vari gruppi parlamentari nell'estremo tentativo di ripristinare le condizioni minime per un rilancio, qualificazione e stabilizzazione del settore che coinvolga tutte sue le componenti.
Secondo quanto affermato in chiusura del comunicato, lo stesso avrebbe ricevuto anche l'apprezzamento e la condivisione delle due associazioni delle società che gestiscono gli ippodromi, ovvero Uni e Federippodromi.

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