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Ippica & equitazione

25/01/2005 | 14:58

IPPICA: LE STRATEGIE DEL COMITATO DI CRISI

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ippica le strategie del comitato di crisi

(red.) Questi i punti principali della strategia elaborata ieri a Bologna dal comitato di crisi composto da Soi e Federippodromi finalizzata a protestare contro:

- la diminuzione arbitraria e ingiustificate del montepremi dell’8% per il mese di febbraio ad onta delle assicurazioni sottoscritte e non rispettate dai vertici Unire;

- il cronico perdurare del ritardo dei pagamenti dei premi al traguardo e delle indennità tris; 

- la mancanza di una programmazione tecnica, economica, organizzativa almeno triennale per il rilancio di un settore capace di autosufficienza e autogestione e che invece si trova al tracollo, non fornendo certezze a migliaia di lavori che trovano sostentamento dall’attività ippica;

- Per l’arbitraria, clientelare e ancora provvisoria gestione del segnale Tv e del calendario delle corse, pubblicato solo per il mese di febbraio p.v., non tenendo minimamente in considerazione le indicazioni degli operatori ippici, con soppressioni e spostamenti di date lesivi alla categorie, alla redditività delle corse, al movimento delle scommesse, all’affluenza di pubblico. E senza nessuna assicurazione della ridistribuzione delle corse siciliane, inspiegabilmente assegnate nel 2004, contro il rispetto dei Regolamenti, ad altri ippodromi di altre regioni;

- La mancata ottimizzazione e l’assenza di trasparenza nei bilanci Unire (non ancora pubblicati quelli del 2003-04) e in particolare in quello di previsione 2005 all’esame del prossimo C.d.A del gennaio ’05 , non ancora consegnato agli interessati e tenuto nascosto agli operatori ippici, nonostante le numerose e ripetute richieste di confronti e spiegazioni;

- Partecipazione e consultazione per i problemi concernenti la rete di vendite del prodotto ippico. A tutt’oggi non è dato sapere l’ammontare degli obblighi economici non rispettati dai concessionari alle scommesse ai quali si è rimessa in piedi la rete di vendita con i soldi degli ippici, che invece, al contrario, hanno subito un’inspiegabile e inspiegata diminuzione del montepremi; 

- La mancata proposta di una nuova scommessa da formulare solo negli ippodromi, per favorire l’afflusso di pubblico e corresponsabilizzare gli stessi (esclusi da ogni concertazione) per la risoluzione delle problematiche del settore. 

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