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Ippica & equitazione

26/10/2009 | 16:34

IPPICA – LETTERA MINATORIA A ZAIA: I 12 MESI DEL MINISTRO, DAL CONTRIBUTO STATALE AL PIANO DI RILANCIO

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ippica lettera minatoria a zaia i 12 mesi del ministro dal contributo statale al piano di rilancio
(red) ROMA - “L'ippica ha bisogno di un profondo processo di rinnovamento, che deve passare anche attraverso qualche rinuncia”. Più volte, nei mesi scorsi, Il Ministro delle Politiche Agricole Zaia ha unito i concetti di rinnovamento e rinuncia, parlando del tentativo di rilanciare l'ippica. Personalmente interessato al settore, il ministro leghista ha scelto una linea di intervento forte: un anno fa, dopo che le categorie ippiche avevano indetto uno sciopero destinato a bloccare le corse per un mese, Zaia si è fatto promotore di una serie di interventi legislativi culminati, nel gennaio 2009, con un articolo del decreto anticrisi che ha garantito all'Unire, l'ente che gestisce il settore, un finanziamento annuale di 150 milioni di euro. Sostegno economico a parte, l'atteggiamento del ministro nei confronti dell'Unire non è mai stato tenero: “L'ente d'ora in poi dovrà dimostrare come spende i suoi soldi. Deve finire l'epoca degli sprechi”.
Nel gennaio 2009 Zaia ha lanciato gli Stati Generali dell'Ippica, una serie di audizioni con i rappresentanti del settore il cui scopo era di riassumere e mettere a fuoco i problemi del settore. Accogliendo le indicazioni emerse, il Ministero delle Attività Agricole a fine luglio ha presentato le linee guida di rilancio dell'ippica, sulla base delle quali l'Unire ha pubblicato lo scorso 22 ottobre un piano di attuazione in dieci punti, che spaziano dalla riorganizzazione del sistema di trasmissione televisiva a un nuovo regolamento di giustizia sportiva, fino a toccare i problemi del doping e dei calendari. Tali linee sono al momento rimesse all'osservazione delle categorie ippiche: entro la metà di novembre saranno rinviate al Ministero, che le approverà in via definitiva. Quanto al contributo annuale dovuto dallo Stato per il 2009, l'erogazione è stata rinviata da una serie di lungaggini burocratiche: una prima tranche (75 milioni), dovrebbe pervenire all'Unire entro venerdì prossimo.

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