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Ippica & equitazione

24/01/2012 | 17:49

Ippica, Melzi D'Eril (Federippodromi): "Abbiamo fatto il massimo, ora tocca alla politica"

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ippica melzi deril federippodromi abbiamo fatto il massimo ora tocca alla politica

TORINO - Guido Melzi D'Eril, presidente di Federippodromi e patron dell'ippodromo di Torino, ha riunito in tarda mattinata le categorie del trotto torinese per fare il punto della situazione sulla vertenza ippica. E' stato il primo ad annunciare l'astensione degli ippodromi dalle corse, anche tra i primi ad annunciare la volontà di tornare a correre e oggi ribadisce la sua posizione: "Credo che sia legittimo pensare di tornare alla pista perché tutto quanto era possibile testimoniare attraverso manifestazioni e prese di posizione verso il sistema e verso le decisioni dell'ASSI è stato fatto. - commenta - Il problema è ora eminentemente politico, ne consegue che proseguire lo sciopero, a questo punto, è improduttivo.
Certo è che il Governo ha ben spiegato che non ci sono soldi ed il Ministro ha evidenziato che è allo studio un piano rifondativo di questo mondo. Ora sembra che AAMS abbia realmente allo studio un progetto ippico. Attendiamo precisi segnali, ma da parte nostra dobbiamo costruire la nostra storia, il nostro cammino, con piani di lavoro convergenti, con prese di coscienza, con tenacia imprenditoriale.
Il taglio delle provvidenze rende l'attività degli ippodromi impossibile soprattutto per quelle strutture importanti, come Torino, che sono strutturate e che garantiscono posti di lavoro ed operosità di gruppo. Torino ha firmato una convenzione sotto ricatto con l'ASSI della durata di 3 mesi. L'offerta è infatti giunta nei nostri uffici di Vinovo il 27 dicembre con l'imposizione di rispondere entro il 28. E con lo stato di certezza che la disponibilità economica era ridotta del 50%. Si è deciso di aderire perché crediamo nella nostra missione, ma in queste condizioni non c'è altra strada che la cassa integrazione per il personale di HippoGroup Torinese, con riduzione pilotata della manutenzione. Tagli e tagli, non è questo il percorso raccomandato per il bene dell'ippica."
LM/Agipro

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