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Ippica & equitazione

30/11/2006 | 18:38

IPPICA – MELZI: "SONO OTTIMISTA, ABBIAMO I MEZZI PER FARCELA"

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ippica melzi sono ottimista abbiamo i mezzi per farcela
(l.m.) ROMA - "Sono ottimista. Nonostante tutto le premesse per far bene ci sono." E' quanto ha dichiarato ad Agipronews il Commissario Straordinario dell'Unire, Guido Melzi d'Eril, all'indomani della riunione con i rappresentanti delle categorie ippiche e dei sindacati dei lavoratori del settore. "Ho trovato interlocutori disponibili e consapevoli dello stato attuale delle cose, ovvero delle difficoltà che attraversa il nostro settore. Dovremo fare dei tagli, è indispensabile, e sicuramente creeremo qualche scontento, ma nel suo insieme l'ippica ha le potenzialità per riprendersi e rilanciarsi. Oggi purtroppo le risorse dell'Ente sono disperse in mille rivoli frutto di tante "mini conquiste" che questo o quel  gruppo è riuscito ad ottenere nel corso degli ultimi anni. Ora è giunto il momento di dare una razionalizzazione all'intero sistema. Quella attuale non è assolutamente una situazione impossibile da gestire, se la pensassi diversamente non avrei accettato l'incarico. Bisogna però pensare di ripartire in modo consapevole e razionale. Chi fino ad oggi ha vissuto alla giornata senza programmare sperando di ottenere di tanto in tanto un qualcosa, un’agevolazione, un sostegno, da domani non potrà più farlo”.
Il Commissario Straordinario dell'Unire Guido Melzi d'Eril è pronto anche al dialogo con le istituzioni in materia di riorganizzazione del settore scommesse. "Non è pensabile - ha dichiarato sempre ad Agipronews – che, da una profonda ristrutturazione della rete come quella che si sta delineando attraverso i bandi gara per le nuove concessioni in corso di definizione in questi giorni, all'ippica non torni un qualcosa in termini di maggior introiti e soprattutto maggior visibilità proprio all'interno di quella rete che è in parte ad essa dedicata". A Verona Melzi aveva lanciato la proposta di affidare ai nuovi corner ippici l'accettazione delle scommesse prettamente ippiche su due dei campi in attività ogni giorno. Ci sono stati segnali positivi e in questo senso sono abbastanza fiducioso. Da una maggior attenzione verso la rete di vendita e i prodotti ad essa affidati e dalla organizzazione ordinata di tutte le funzioni dell'ente dipende in gran parte il nostro rilancio. Un rilancio nel quale credo, diversamente non avrei accettato questo incarico”.


BRISCHETTO (ANACT): "SALVARE IL SISTEMA PER RIPARTIRE"
 
(l.m.) ROMA - "Quella di ieri è stata una presa di contatto con una realtà che per certi versi già conoscevamo" A parlare è Roberto Brischetto, presidente dell'ANACT (Associazione Nazionale Allevatori Cavallo Trottatore). "A dire il vero - ha dichiarato ad Agipronews - mi aspettavo un qualcosa di leggermente meno drammatico, ma messi di fronte alla crudezza dei numeri non possiamo non costatare la situazione effettiva. Abbiamo pregato il Commissario Melzi di verificare tutto il verificabile affinché i tagli annunciati vadano a ricadere il meno possibile sul montepremi, ma è inevitabile che alla fine avremo un calo del 17-20%. Forse potremo rosicchiare ancora uno o due punti percentuale, ma alla fine in ogni caso significherà fare sacrifici intesi come minor numero di corse, visto che è impensabile che il montepremi così ridotto venga spalmato sullo stesso numero di corse del 2006".
Per l'uomo che gestisce l'allevamento dove "opera" Varenne ci sono comunque anche delle prospettive positive da analizzare attentamente: "Ritengo che al di là della situazione contingente, nella riunione di ieri siano emerse anche alcuni aspetti positivi soprattutto in prospettiva di rilancio del nostro settore. Il Commissario ci ha comunicato che da parte dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato c'è una disponibilità a considerare ad esempio la proposta di affidare ai nuovi corner di scommesse ippiche (saranno oltre 9.000 n.d.r.) la possibilità di accettare scommesse anche sulle corse di due ippodromi di ciascuna giornata e a trasformare la rete quindi sul modello del PMU francese, che ha dato dei buoni risultati. In più vedo di buon occhio la prospettiva di rilanciare il servizio televisivo anche con la possibilità di un'interazione con la televisione così come è stato fatto, ad esempio per le scommesse sportive. Ecco, è evident e che possiamo parlare di tagli necessari per ripartire con prospettive diverse".
Chiaro il messaggio proveniente dal vertice degli allevatori: "Dovessi oggi mandare un messaggio ai nostri associati, direi che purtroppo per anni ci siamo fatti illudere da una sorta di "pifferaio magico" che ci diceva che tutto andava bene, mentre al contrario si stava consumando una sorta di catastrofe economica che ha portato a un buco di 70/80 milioni di euro. Noi forse un po' pigramente ci siamo appiattiti su posizioni di comodo. Oggi siamo costretti a stringere la cinghia, ma dobbiamo farlo solo pensando a una prospettiva di rilancio. Dovremo necessariamente imboccare la strada della riduzione della produzione. Del resto con un numero minore di corse queste stesse diverranno più selettive e sarà quindi inevitabile andare a privilegiare la qualità. Quella stessa che negli ultimi anni ha fatto sì che molti nostri prodotti siano stati apprezzati anche all'estero. Insomma, che i sacrifici attuali servano a salvare il sistema per poi ripar tire grazie a una nuova rete di scommesse e soprattutto a una maggior qualità dello spettacolo ippico".   ASSOGALOPPO SODDISFATTI, MA FINO A UN CERTO PUNTO
 
(l.m.) - Alla riunione di ieri tra i rappresentanti di una buona parte delle categorie ippiche e il Commissario Straordinario dell'Unire, Guido Melzi d'Eril, a rappresentare il mondo del galoppo c'era solo l'Assogaloppo di Fabio Carnevali, che ha espresso ad Agipronews il proprio punto di vista sulla situazione. "Dal punto di vista economico sappiamo che la situazione di bilancio è quella che è e quindi capiamo che è inevitabile che vi siano dei sacrifici. Ci sono tuttavia un paio di cose che ci lasciano un po' perplessi. In primo luogo, pur plaudendo alla volontà del Commissario di rilanciare l'immagine dell'ippica anche attraverso la televisione, riteniamo che il solo canale dedicato Unire (visibile in parte in chiaro sul bouquet di Sky al 220 n.d.r.) sia ancora un po' poco per raggiungere il grande pubblico. Sappiamo che è difficile, ma dovremmo cercare tutti assieme di fare qualcosa in più. Quello che non siamo disposti a tollerare è il fatto che il s egretario Generale dell'Unire Franco Panzironi e gli altri dirigenti responsabili dell'attuale situazione catastrofica in cui versa l'Ente siano ancora al loro posto".
Il Presidente Carnevali è poi tornato sull'argomento della rappresentatività del settore: "E' vero, alla riunione  di ieri eravamo gli unici a rappresentare il galoppo. Il nostro settore è ancora troppo diviso, ma già in queste ore ho ricevuto segnali di ricompattamento da parte di altre associazioni per cui mi auguro che presto possano esserci delle novità anche in questo senso”.

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