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Ippica & equitazione

04/02/2008 | 18:08

IPPICA: MONTEPREMI 2008, PREMATURO PARLARE DI CALO

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(red) ROMA - In merito alla notizia pubblicata nei giorni scorsi dal quotidiano "la Repubblica" riguardante un calo del Montepremi al traguardo per le corse ippiche della stagione 2008 ridotto a 150 milioni di euro, da fonti vicine all'Unire si apprende che ogni discorso in merito sarebbe quanto meno prematuro. Il bilancio di previsione del 2008, all'interno del quale è contenuta la voce relativa al montepremi, è ancora da definire e sarà oggetto di un'approfondita riunione tra il Segretario Generale dell'Unire Guido Melzi d'Eril e il Collegio Sindacale dell'ente in programma il prossimo 20 febbraio. Va ricordato che lo scorso 5 settembre in una conferenza stampa pubblica - trasmessa anche dagli schermi di Unire Tv - il Ministro per le Politiche Agricole, Paolo De Castro e l'allora Commissario dell'Ente Melzi parlarono di prospettiva per il 2008 di un montepremi a 223 milioni di euro.     IPPICA: INTERCATEGORIALE PRONTA ALLA MANIFESTAZIONE DI PIAZZA
 
(l.m.) - BOLOGNA - Una manifestazione pubblica davanti alla sede di Roma dei Monopoli di Stato a Piazza Mastai con diverse migliaia di persone e anche alcuni cavalli (tra i quali forse anche Varenne n.d.r.) da tenersi entro una decina di giorni. Questa la minaccia di protesta emersa dalla riunione dell'Intercategoriale del trotto, cui ha partecipato anche Assogaloppo, che si è tenuta oggi a Bologna. Nella riunione si rifiuta ogni ipotesi di abbattimento del montepremi al traguardo al di sotto della soglia dei 223 milioni promessa dal Ministro De Castro e dal Commissario dell'Unire Guido Melzi lo scorso 5 settembre. Alla riunione hanno preso parte anche i rappresentanti di Unagt, Upt, Fipt e alcuni grandi gruppi allevatori nazionali. Sotto accusa anche la mancanza di trasparenza e l'immobilismo dell'ente ippico, la nuova rete di raccolta delle scommesse voluta dal Decreto Bersani, ritenuta insufficente con i suoi 9000 punti vendita aperti in luogo dei 13.0 00 assegnati, nonchè il sistema delle nomine clientelari e costosissime degli addetti al controllo e alla vigilanza delle corse.
Secondo l'Intercategoriale, con l'attuale trend, all'Unire a fine anno potrebbero mancare circa 46 milioni di euro di entrate. Si chiede pertanto una politica di promozione e di innovazione che possa portare le scommesse ippiche a recuperare il "gap" nei confronti degli altri settori del mercato dei giochi, che pure nel 2007 ha segnato un clamoroso incremento di entrate.

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