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Ippica & equitazione

17/01/2008 | 12:13

IPPICA: NUOVA INTERROGAZIONE SUL "CASO INFINITIF", CHIESTA INOLTRE REVISIONE E RIPROGETTAZIONE DELL'UNIRE

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ippica nuova interrogazione sul caso infinitif chiesta inoltre revisione e riprogettazione dellunire
(a.c.) ROMA - Non sembra perdere forza propulsiva il "caso Infinitif", la vicenda legata al cavallo dal passaporto francese a cui è stata contestata la partecipazione - e la conseguente vittoria - nel Derby di trotto disputato nel 2007.
Una nuova interrogazione indirizzata al ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, infatti, è stata presentata in Senato da Giuseppe Saro (Dca) e Paolo Scarpa Bonazza Buora (Fi).
Nel testo dell'interrogazione - la seconda in ordine di tempo presentata dai due parlamentari - si chiede al ministro Paolo De Castro "Quali iniziative si intendano intraprendere in tempi rapidi per verificare se le pesantissime ipotesi riportate dagli articoli di stampa corrispondano ad oggettivi elementi di fatto" e inoltre "Quali provvedimenti verranno immediatamente presi per ridare sicurezza, trasparenza e credibilita` a questo fondamentale aspetto tecnico
che sta alla base dell’intera filiera ippica".   
I parlamentari dell'opposizione chiedono inoltre se il ministro "Non ritenga opportuno giungere comunque ad una profonda e rapida revisione delle procedure e dei soggetti oggi delegati al controllo della produzione cosý` come previsto dalle norme tecniche del libro genealogico del cavallo trottatore italiano".
A conclusione dell'atto Saro e Scarpa Bonazza Buora chiedono interventi urgenti a sostegno degli imprenditori ippici e una "revisione e riprogettazione" dell'Unione nazionale incremento razze equine.   Circa un mese fa, il "caso Infinitif" era approdato anche nelle aule del Tar del Lazio, dove i legali della società "Trofal Stars S.r.l." avevano presentato una richiesta di sospensiva degli atti concernenti l'iscrizione e la registrazione di Infinitif e di sua madre, Island Dream, nel libro genealogico dei cavalli trottatori nell'anno 2006.
Il 14 dicembre scorso, quindi, la terza sezione del Tar del Lazio aveva respinto la richiesta di sospensiva, motivando nell'ordinanza che il ricorso non presentava "consistenti elementi di fondatezza, in particolare alla luce della documentazione depositata in atti".
Pronta era stata la risposta dei legali che avevano dichiarato la propria intenzione di ricorrere al Consiglio di Stato, cercando, nel frattempo, di avere dal Tar del Lazio una risposta sul merito.
Sui tempi tecnici si erano aperte almeno due ipotesi: un'udienza relativa al ricorso al Consiglio di Stato tra il febbraio e il marzo del 2008 e una più lunga attesa per la discussione sul merito al Tar del Lazio (si era indicato addirittura il 2009 n.d.r.).
La questione inerente il passaporto del trottatore era venuta a galla con la sua iscrizione al Derby di trotto: il cavallo, appartenente alla scuderia italiana "Bolgheri" di proprietà del francese Jean Pierre Dubois, avrebbe partecipato alla corsa senza essere "italiano".

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