Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 12/02/2025 alle ore 20:32

Ippica & equitazione

25/11/2004 | 14:15

IPPICA: PRESENTATO LO STUDIO “IL SISTEMA IPPICA IN ITALIA”

facebook twitter pinterest
ippica presentato lo studio il sistema ippica in italia


(c.r.) ROMA – E’ stato presentato stamane lo studio “Il sistema ippica in Italia”, sviluppato da Nomisma – società di studi economici - in collaborazione con Federippodromi e Lottomatica. Obiettivo dell’opera è dare al mondo dell’ippica uno strumento in grado di delineare gli scenari evolutivi ed identificare gli opportuni indirizzi di policy del settore, ma anche formulare una strategia di sviluppo specifica per il sistema degli ippodromi italiani e fornire agli operatori economici una fotografia aggiornata del mercato e delle esperienze internazionali e delle esigenze dei fruitori finali (appassionati e scommettitori) che permetta di supportare la definizione delle differenti strategie di impresa.


CRESCITA DEL NUMERO DI CORSE MA PERDITA DI SPETTATORI

Mario Pelucchi, responsabile e coordinatore del gruppo di ricerca Nomisma che ha realizzato il progetto, ha presentato il quadro dell’ippica italiana a confronto con la struttura organizzativa degli altri paesi europei, tra cui Francia, Inghilterra, Irlanda e Svezia.
Quello che più colpisce nel quadro italiano è la crescita, registrata nel periodo 1995-2002, del numero di corse assegnate agli ippodromi, pur se con alcune leggere differenze a seconda del tipo di disciplina. Ciò vale anche per i cavalli partenti, tant’è che l’indice medio di partecipazione dei cavalle alle corse è rimasto più o meno lo stesso, ossia intorno alle 9,4-9,5 unità - leggermente più alto nelle corse al trotto (9,8) più basso in quelle al galoppo (8,4). Si è ridotta, invece, la presenza del pubblico nelle tribune degli ippodromi italiani. La progressiva e costante perdita di spettatori ha condizionato non poco l’attività delle diverse Società di corse che gestiscono gli impianti. I numeri parlano chiaro: nel 2002, gli spettatori presenti negli ippodromi sono stati 736.383 (60,7 % in quelli del trotto e 39,3 in quelli al galoppo) contro i 2.617.146 del 1995. Il che significa, attualmente, una presenza di pubblico nelle tribune pari a 266 unità per riunione che negli ippodromi al trotto scende a 230 e in quelli al galoppo sale 351.


IL CALO DELLE SCOMMESSE NEGLI IPPODROMI

Ma la disaffezione alle corse ritorna anche alla voce “scommesse negli ippodromi” dove all’aumento delle giornate ha fatto riscontro una diminuzione delle giocate. Si è passati, infatti, dai 392,4 milioni di euro giocati nel 1995, ai 169,6 milioni di euro scommessi nel 2002 che in percentuale fanno – 57 %. Il calo non ha risparmiato nessuno dei destinatari delle scommesse: - 30 % per quelle effettuate al totalizzatore, - 71 % per quelle nelle agenzie del campo e – 91 % per quelle presso gli allibratori. Sicché, le scommesse medie per riunione sono passate da 190 a 61 mila euro, quelle per corsa da 23 a 8 mila per corsa. Negli ippodromi si continua a giocare di più al totalizzatore nazionale. Nell’anno considerato, infatti, esso ha raccolto 138 milioni di euro (81,3%) dei 169,6 complessivi. Le agenzie del campo appena 19,7 milioni (11,6%), gli allibratori ancora meno, ossia 11,9 (7,1%).


LE SCOMMESSE, IL VERO FULCRO DEL SISTEMA

La raccolta delle scommesse ippiche, in Italia, avviene con il supporto di un apparato informatico, il Totalizzatore, gestito dall’agosto del 1995, fino all’ottobre 1998, dall’UNIRE e successivamente da Ministero delle Finanze, oggi Ministero dell’Economia e delle Finanze (AAMS), tramite la società Sogei, concessionaria della stesa per i servizi informatici. La Sogei, operando con un sistema di raccolta in tempo reale, fornisce allo scommettitore la garanzia che ciascuna scommessa sia stata acquisita dal sistema nel momento in cui viene emessa la ricevuta dal terminale. Il Totalizzatore Nazionale, acquisisce le scommesse attraverso linee di trasmissioni dati di capacità adeguata, che collocano le quattro società intermediare,Ambra, Toto 2000, SNAI e Pianeta Scommesse. A questi soggetti sono attestate le linee di trasmissioni dati provenienti dalle agenzie ippiche esterne ed interne agli ippodromi e delle scommesse via Internet. Gli ippodromi, invece, inizialmente collegati al Totalizzatore nazionale tramite Ariston servizi, sono oggi tutti collegati ad esso direttamente.
Le scommesse si stanno riavvicinando alla vetta dei 3 miliardi di euro e ciò grazie soprattutto alle giocate nelle agenzie esterne agli ippodromi. In calo, invece, la raccolta negli ippodromi e le scommesse sul concorso Totip e sulla corsa Tris anche se quest’ultima, dal 2003, ha registrato un deciso aumento.
Si è inoltre progressivamente ridotta la scommessa media sulle corse nazionali (nel 1996 superavano i 180 mila euro contro gli attuali 132 mila) anche se gli ultimi tre anni mostrano segnali di ripresa, mentre si conferma pressoché stabile,nel biennio, il gioco medio sulle corse estere, circa 75.000-78.000 euro.
In testa nella preferenza degli scommettitori, rimangono le giocate presso le agenzie esterne agli ippodromi che nel 2003 hanno raggiunto il 73,1% ( di cui lo 0,7% a quota fissa), seguite, nell’ordine, dalle scommesse sulla corsa Tris (20,3%), da quelle negli ippodromi (5,1%), e da quelle accettate sui campi di corsa degli Allibratori (0,3%). Il concorso Totip, infine, raccoglie giocate che incidono mediamente, sul volume complessivo della raccolta, per l,0%.


STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL SISTEMA IPPICO NAZIONALE

Il sistema ippico nazionale e l’esercizio delle scommesse sulle corse dei cavalli si fonda sull’interazione del Ministero delle Politiche Agricole e forestali e del Ministero dell’Economia. Il Ministero dell’Agricoltura svolge prevalentemente funzioni di vigilanza e di indirizzo sull’UNIRE. Traccia inoltre le linee guida del sistema ippico e nomina il CDA dell’UNIRE.
L’esercizio delle scommesse sulle corse dei cavalli è riservato alo Ministero dell’Economia di intesa con il Ministero dell’Agricoltura; definisce l’imposizione fiscale e le concessioni alla raccolta scommessa. Gestisce il Totalizzatore Nazionale e stabilisce le quote di prelievo. Distribuisce il prelievo netto all’UNIRE.
In base al decreto legislativo n. 499 del 1999, è l’UNIRE l’ente responsabile dell’incremento e del miglioramento delle razze equine, nonché il soggetto tecnico sportivo di riferimento per l’organizzazione e la gestione delle corse. Opera sotto la stretta vigilanza del Ministero dell’Agricoltutra.
Le funzioni dell’Unire si concentrano su:

- incremento e miglioramento qualitativo-quantitativo delle razze equine;
- organizzazione delle corse;
- predisposizione del calendario;
- valutazione e finanziamento ippodromi e impianti allevamenti;
- coordinazione dell’attività degli ippodromi;
- determinazione e distribuzione degli stanziamenti relativi ai premi e provvidenze ed erogazioni alle società di corsa;
- gestione della concessione del segnale televisivo

Per l’espletamento delle sue funzioni si avvale del prelievo netto, distribuito dal Ministero dell’Economia come forma di finanziamento dell’intera attività ippica.



RIPARTIZIONE MOVIMENTO SCOMMESSE E PRELIEVO FISCALE

Relativamente alla ripartizione del movimento scommesse, la UK e l’Irlanda sono i paesi con il più alto ritorno medio agli scommettitori. Dai valori iniziali del 1995, pari circa il 77%, si spostano con tempistiche e modalità differenti verso un ritorno medio dell’85%. Nello specifico, l’Irlanda adotta una politica di graduale detassazione delle giocate, mentre la UK prima cambia la base imponibile e popi nel riduce l’aliquota.
Francia, Svezia e Italia, se per quest’ultima si eccettua il 1995, hanno un andamento parziale simile. La Svezia è il paese con le variazioni più contenute. Di fatto le oscillazioni del trend sono comprese in un range del 70,44% e il 69%. Di poco più accentuate sono le variazioni in Francia, dove il range oscilla tra il 72,75 % e il 69,30 %. L’Italia evidenzia invece un trend particolarmente instabile con valori minimi inferiori al 67 % e valori medi al di sotto del 70 %. Tuttavia, il ritorno medio agli scommettitori si assesta su valori ragionevolmente vicini a quelli di Francia e Svezia. I paesi anglosassoni basati sul modello di gestione scommesse “Bookmakers” si caratterizzano per un ritorno medio agli scommettitori costantemente più alto. Al 1995, UK e Irlanda hanno un valore di circa il 77 %, mentre Francia, Svezia e Italia valori compresi tra il 74 e il 70 %. Al 2002, UK e Irlanda hanno un ritorno medio dell’ 85 %, mentre Francia, Svezia e Italia hanno un valore compreso tra il 70 e il 71 %. La risposta è da trovarsi nella maggiore flessibilità del sistema  “Bookmakers” nella gestione del cambiamento, e nelle policy attuate dai rispettivi governi in un orizzonte di medio lungo periodo. Poiché le scommesse sono cresciute in modo costante è stato possibile auto-alimentarle attraverso una progressiva riduzione dell’imposizione. Inoltre il sistema ippico anglosassone non richiede costi particolarmente alti per l’organizzazione delle gare (il cosiddetto return to racing), perché il numero di corse è nettamente più contenuto e le stesse sono in parte autofinanziate dai partecipanti e dalle società di corse.
Quello che residua al totale raccolto una volta pagate le “vincite” è il prelievo lordo. Il prelievo lordo si può scomporre in tre voci principali: prelievo fiscale, costi di gestione, return to racing. Nel prelievo fiscale (erario) si notano due forti distinzioni: la Svezia e soprattutto la Francia hanno una imposizione fiscale particolarmente elevata con valori piuttosto stabili nel periodo. Per la Francia in particolare il gettito annuale si attesta intorno agli 800 milioni di euro, con valori picco di 920 milioni nel 2002. La UK (l’Irlanda) e l’Italia hanno valori decisamente più contenuti, ma mentre la UK procede stabilmente verso valori decrescenti, in Italia il prelievo medio è instabile. Inoltre il 2,29% di prelievo dell’UK al 2002 produce un gettito di 275 milioni di euro contro il corrispondente valore dell’Italia del 2002 che è di 189 milioni di euro.

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password