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Ippica & equitazione

01/02/2005 | 11:57

IPPICA: PROSEGUE LO STATO DI AGITAZIONE NEGLI IPPODROMI ITALIANI INDETTO DAL "COMITATO DI CRISI%

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ippica prosegue lo stato di agitazione negli ippodromi italiani indetto dal comitato di crisi percento
(a.c.) Da ieri sera l’ippica italiana vive un momento delicato: l’incontro romano con il Ministro delle Politiche Agricole, Giovanni Alemanno, i vertici dell’Unire ed i rappresentanti delle categorie dell’ippica, come sembrava aleggiare nei giorni scorsi nell’ambiente, non ha restituito il sorriso agli operatori del settore. Ormai disattese le proposte provenienti dalle categorie interessate, il rischio reale e concreto, fino ad ora solo paventato, è il blocco del 70% delle competizioni in programma negli ippodromi italiani. Già ieri in serata, al termine dell’incontro, la linea di condotta di buona parte operatori era stata tracciata, come testimoniano le dichiarazioni che Maurizio Mattii, esponente del “Comitato di Crisi”, ha rilasciato ad Agipro: “Lo stato di agitazione prosegue perché non sono state accettate le nostre proposte, che prevedevano un invariato montepremi nel mese di febbraio 2005, rispetto al 2004, e subito un tavolo di concertazione per risolvere tutti i problemi che sono alla base dello sfascio tecnico ed economico dell’Unire.” A questo punto, lo scenario relativo alle competizioni ippiche subirà una drastica e considerevole battuta d’arresto: “Non si correrà nel 70% degli impianti aperti” – ha proseguito Mattii – “ciò vuol dire che una parte consistente del popolo dell’ippica che si riconosce nelle istanze del ‘Comitato di crisi’, non correrà”. Le azioni di protesta negli ippodromi saranno condotte in modo capillare: “I nostri aderenti” – ha concluso Mattii – “saranno chiamati ad effettuare dei volantinaggi (nei prossimi giorni, n.d.r.) presso le segreterie degli ippodromi, al fine di informare tutti gli utenti di quanto accaduto a Roma.” Intanto il “Comitato di crisi” si riunirà domani, mercoledì 2 febbraio, alle ore 16.00 presso la “Club House” dell’Ippodromo di Bologna: all’ordine del giorno le future iniziative di protesta, tra le quali spicca l’organizzazione di una manifestazione a carattere nazionale in programma a Roma per il 14 febbraio.

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