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Ippica & equitazione

08/05/2013 | 17:15

Ippica, protesta degli operatori siciliani: "Abbiamo perso fiducia, troppe risposte vaghe"

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ippica protesta degli operatori siciliani abbiamo perso fiducia troppe risposte vaghe

 

ROMA - La filiera ippica vive un momento di "profondo disagio economico e sociale". Lo evidenzia gli operatori ippici siciliani, in una lettera al Mipaaf, nella quale dichiarano anche lo "stato di agitazione, per il quale si riservano di attuare forme di protesta". 

"La trasformazione burocratica del settore ippico, voluta dal precedente Governo, dopo la gravissima situazione venutasi a creare con le ben note vicende, è ad oggi fallimentare.  - scrivono gli operatori - I premi degli ultimi quattro mesi del 2012, sono ad oggi ancora da riscuotere, in modi e tempi, ancora in fase di valutazione da parte del Ministero. I premi al traguardo del mese di gennaio 2013, sono ben oltre la scadenza fissata in termini di legge e sono già scattati automaticamente gli interessi dell’8% previsti. Gli operatori non hanno nessuna certezza sui modi ed i tempi in cui vengono pagate le somme dovute, da oltre due mesi si sono avute risposte vaghe e contraddittorie". 

Gli operatori siciliani, inoltre, specificano di "non sentirsi in alcun modo tutelati e rappresentati dalla Rappresentanza Unitaria prescelta da Stefano Vaccari (delegato del Mipaaf) come unico interlocutore, di un settore, dove la grave crisi ha fatto acutizzare una divisione, dovuta alla necessità di scegliere una strada diversa per porre fine all’agonia dell’ippica. Le categorie - concludono - ritengono di aver dato già abbastanza fiducia ad un sistema che non li ha garantiti in alcun modo e oggi non sono più in grado di riporre alcuna fiducia verso chi ha dimostrato un atteggiamento di totale chiusura e mancanza di trasparenza". RED/Agipro

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