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Ippica & equitazione

09/10/2012 | 18:05

Ippica, Russo (Pdl) propone istituzione dell'Unione ippica italiana

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ippica russo pdl propone istituzione dellunione ippica italiana

ROMA – L’istituzione dell’Unione ippica italiana, “un’associazione senza fini di lucro, sottoposta alla vigilanza e al controllo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali” che “promuove e favorisce il rilancio dell'attività ippica nazionale in tutte le sue componenti, basata sulla riqualificazione etica e sportiva”, alla quale “sono iscritti gli allevatori, i proprietari e le società di gestione degli ippodromi”. E’ quanto prevede lo schema di decreto avanzato da Paolo Russo (Pdl), relatore della proposta di legge sul rilancio dell’ippica all’esame della Commissione Agricoltura della Camera che riunisce le proposte dei deputati di diversi schieramenti.

Secondo quanto prevede il testo, “entro il 31 dicembre 2012 il Ministro delle Politiche agricole, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, con uno o più decreti, definisce lo statuto provvisorio dell'Unione, prevedendo che nel Consiglio direttivo provvisorio vi siano un rappresentante” per ciascuno dei due ministeri e dei Monopoli. Il Mipaaf dovrà anche definire “il contributo obbligatorio differenziato per ciascuna delle tipologie di soggetti per l'iscrizione all'Unione per l'anno 2012” che “costituisce il fondo di dotazione per la costituzione dell'Unione e per lo svolgimento delle sue attività”; inoltre “approva lo schema del piano degli investimenti per il miglioramento degli ippodromi”. Infine, il Mipaaf è chiamato a stabilire “i requisiti patrimoniali, soggettivi e tecnici degli ippodromi di interesse nazionale e locale e delle relative società di gestione” e a definire “il codice etico di settore e le regole per il funzionamento della giustizia sportiva, prevedendo che essa sia basata sulla clausola compromissoria obbligatoria per tutti i componenti del settore”. 

I compiti dell'Unione Ippica: dal pagamento dei premi alle scommesse

Le funzioni che finora erano svolte dall’Assi, soppressa dal decreto dismissioni poi confluito nella spending review,  “sono trasferite al Ministero delle Politiche agricole alimentari”, fatte salve quelle demandate all'Unione, che si occuperà tra le altre cose dei calendari delle corse, della programmazione tv, della gestione del fondo annuale per la promozione del settore e del pagamento dei premi per le corse, oltre al "mantenimento dei rapporti con i concessionari per l'ottimizzazione della raccolta delle scommesse”. L'Unione, con cadenza trimestrale, valuterà “l’andamento delle scommesse su base ippica” e potrà formulare “proposte al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e all'Aams, ai fini di eventuali modifiche alle modalità e caratteristiche delle scommesse, nonché ai fini dell’introduzione di nuove tipologie di giochi a base ippica”.


I compiti del Mipaaf per il rilancio: fondi al settore da slot e scommesse virtuali

Il Mipaaf invece, dal 1° gennaio 2013, provvederà alla definizione dei requisiti "degli ippodromi di interesse nazionale e locale" e degli altri addetti del settore, dovrà approvare il piano corse proposto dall'Unione e organizzare l'attività per le corse: dalla composizione delle giurie all'anti doping. Sempre il Ministero avrà il compito di vigilanza e controllo "sull'attività e sulla gestione, anche contabile, dell'Unione".
Lo schema di testo unificato, inoltre, propone che il fondo annuale di dotazione per lo sviluppo e la promozione del settore ippico sia alimentato anche dalle slot e dagli altri giochi commercializzati negli ippodromi, con un "eventuale contributo (fino al 2017) non superiore al 4% del prelievo erariale unico maturato nell'anno precedente" con base mensile, oltre che dalle scommesse virtuali che richiamano le corse ippiche con un "contributo mensile pari al 50% delle imposte". Altri contributi verranno dalla “quota annuale di iscrizione degli associati, dalla quota della raccolta delle scommesse su eventi a base ippica, dalla quota è versata mensilmente alla stessa Unione dall'Aams, dai proventi derivanti dalla cessione dei diritti relativi alle immagini ippiche".


Totalizzatore unico e vincite più alte per gli scommettitori

Secondo la proposta avanzata da Russo, i Monopoli, di concerto con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, disporranno “l'unificazione dei totalizzatori per la gestione delle
scommesse ippiche”. In seguito all'attivazione del totalizzatore ippico unico, Russo propone di individuare criteri e modalità tecniche di gestione e di ripartizione tali da assicurare “un prelievo medio ponderato su base annua, da effettuare sulle scommesse e sui giochi ippici a totalizzatore, compreso tra il 24 e il 26% della raccolta; un payout (la percentuale da destinare in vincita ai giocatori ndr) compreso tra il 74 e il 76%; l'invarianza della remunerazione percentuale dei concessionari connessa alla raccolta delle scommesse Tris, Quartè e Quintè, già gestite dal totalizzatore dell'ippica nazionale; la remunerazione dei concessionari, per ogni altra scommessa o gioco gestiti dal totalizzatore ippico unico, nella misura del 42,5% del relativo prelievo e una quota in favore dell'Unione pari al 50% del prelievo. Prevista anche “l'istituzione di un ufficio scommesse ippiche”.
MSC/Agipro

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