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Ippica & equitazione

23/05/2014 | 16:25

Ippica, San Siro: cresce l'attesa per le Oaks, la Effevi cerca il bis

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ROMA - È ormai tutto pronto alla Scala del Galoppo, dove fervono gli ultimi preparativi e tutto dovrà essere perfetto per la grande domenica delle Oaks. E a contendersi la corona della migliore tre anni del circuito nazionale saranno ben dodici agguerrite concorrenti. In palio c’è un posto nella storia dell’ippica italiana, che per la Effevi potrebbe essere in realtà già mito, in caso di doppietta. Dopo aver conquistato il Derby domenica scorsa con Dylan Mouth, infatti, la scuderia milanese ha ottime chance di vincere anche le Oaks, con l’imbattuta e chiara favorita della vigilia, Final Score (4). A renderle la vita difficile in corsa ci proveranno soprattutto la vincitrice del Regina Elena, Vague Nouvelle (11), portacolori dell’altro milanesissimo Ingegner Romeo, l’irlandese di Francia Elektrum (3), allenata da Alessandro Botti e affidata alla suggestiva monta del sei volte British Champion Jockey Kieren Fallon e la grizzettiana Lady Dutch (7). 

Le Oaks non saranno però l’unica pattern di giornata. A precedere la classicissima ci sarà infatti il classico Gp Carlo Vittadini, riservato a cavalli di tre anni ed oltre sulla distanza del miglio. Nove al via, tra cui il teutonico Nabucco (1), che, dopo la miglior piazza conquistata nel Bereguardo il 4 maggio scorso, punta alla vittoria. Non sarà certo facile per l’allievo di Rohne, che dovrà vedersela in particolare con la splendida grigia Summer Fall (6), in un autentico stato di grazia, viste le ultime tre vittorie consecutive ottenute in altrettante condizionate di qualità. Affascina poi la presenza del giovane Priore Philip (4), che non ha l’esperienza degli altri, ma vanta uno score davvero impressionante: nove corse, sette vittorie e due piazzamenti, l’ultimo di lusso ottenuto il 27 aprile scorso nel Parioli. Gran finale quindi con un altro appuntamento classico della tradizione ambrosiana, come la Coppa d’Oro, autentica maratona sui 3000 metri di pista grande, con Pietro Il Grande (4) e l’inossidabile Auenjager (1) in chiara evidenza. EL/Agipro

 

 

 

 

 

 

 

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