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Ippica & equitazione

01/02/2005 | 11:34

IPPICA: SITUAZIONE DI STALLO, QUALE LA PROSSIMA MOSSA?

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ippica situazione di stallo quale la prossima mossa

(l.m.) Non sono bastate, per lo meno alla galassia del trotto, le assicurazioni del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Gianni Alemanno, e dell'On. Masini, vice presidente Unire. La convulsa giornata di ieri si è chiusa a tarda serata con una situazione quasi di stallo anche se con un parziale successo delle istituzioni che hanno quanto meno ottenuto il risultato di incrinare il fronte della contestazione. Il mondo del galoppo sembrerebbe, infatti, aver accettato il taglio del 9% al montepremi e la tendenza a un recupero progressivo diluito nei prossimi due anni (il 6% nel 2006 e il 3% nel 2007). Quello del trotto, che ha nel Sindacato Operatori Ippici la sua ala oltranzista, si è dichiarato invece più che fermo nell'intento di procedere con lo sciopero e con le manifestazioni di protesta già annunciate. Ora, poiché è chiaro che l'ippica nazionale non può marciare a lungo a due velocità (il galoppo in attività, il trotto no) ci sarà bisogno di un'ulteriore "mossa" da parte di uno dei due schieramenti. La sensazione è che il taglio annunciato del 9%, riduzione in luogo dell'annunciato 20%, resa possibile dai contributi straordinari di Ministero e Monopoli per un totale di 20 milioni di euro, potrebbe essere accettato solo in cambio di concrete assicurazioni su quelle che sono le azioni previste per il rilancio del settore, come l'istituzione delle scommesse quarté e quinté, della nuova scommessa ippica a largo mercato inserite nell'ultima legge finanziaria, nonché della nuova versione del concorso Totip della quale si parla ormai da più di qualche stagione.
Il problema è che tali provvedimenti non sono varabili nel giro di pochissimi giorni, ma necessitano comunque di una loro gestazione burocratica. Per quarté e quinté, come più volte dichiarato dagli addetti ai lavori, c'è da risolvere il problema relativo ai rapporti con l'attuale concessionario della Tris (essendo queste scommesse, appunto, assimilabili alla Tris). La nuova scommessa ippica va progettata, istituita, testata e soprattutto occorrerà preparare la rete di accettazione con il software e quant'altro. Tutte cose fattibili, ma che comunque necessitano dei loro tempi tecnici. Riguardo al Totip, si attende lo sblocco di una situazione che potrebbe avvenire anche in tempi brevi dal punto di vista tecnico, ma forse non da quello burocratico.
Taglio inevitabile, quindi, ma rimangono dei dubbi, e precisamente: avverrà, come è stato sinora, penalizzando fortemente e indistintamente i Gran Premi (molti di essi sono stati svuotati di interesse) e riducendo il numero delle corse per ciascuna riunione (da nove a otto per il trotto e da otto a sette per il galoppo) oppure seguendo criteri più mirati come ad esempio il taglio di intere giornate di corse (ad esempio una ogni 10) che consentirebbe di risparmiare non solo sulla dotazione dei premi al traguardo, ma anche sulle spese accessorie (Giurie, contributi ad ippodromi e quant'altro) e lo sfoltimento per intero di alcune prove definite Gran Premio, ma che tali non sono se non la pedissequa ripetizione di corse dello stesso valore distribuite a pioggia lungo i vari ippodromi della penisola, soprattutto nel caso dei cavalli di due, tre e quattro anni?
Altro aspetto è quello che riguarda l'allevamento. Sinora si è parlato solo di taglio al montepremi al traguardo, cosa che va ad incidere soprattutto sulle categorie dei proprietari, dei guidatori, dei fantini e degli allenatori, mentre ad esempio non si è parlato di alcuna riduzione dei compensi riservati agli allevatori. E' vero che i successi dell'allevamento italiano negli ultimi anni sono stati tali da rendere benemerita questa categoria, ma è anche vero che, ad esempio, continuare, in un momento di crisi come questo, a riservare provvidenze agli allevatori su cavalli che scendono in pista a sette, otto, nove o dieci anni, appare un po' anacronistico. In tempi di vacche magre, come sostiene il Presidente dell'Unire Matarrese, anche questo potrebbe essere un aspetto da considerare, magari tagliando, sia pure momentaneamente, le provvidenze agli allevatori nelle corse per anziani di categoria medio-bassa ovvero su cavalli che francamente, non danno lustro al settore dell'allevamento, lasciandole magari intatte per i gran premi e le corse di buona categoria (A, B e C).

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