Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 05/02/2025 alle ore 19:00

Ippica & equitazione

17/01/2007 | 17:05

IPPICA - SPECIALE CONVEGNO ANACT

facebook twitter pinterest
ippica speciale convegno anact

Si è aperto a Roma il convegno organizzato dall'Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Trottatore (Anact) dal titolo "L'allevamento del Cavallo Trottatore ed il Rilancio dell'Ippica". All'incontro sono presenti, tra gli altri, il Commissario Straordinario dell'Unire Guido Melzi D'Eril ed il presidente dell'Anact Roberto Brischetto. Al centro del convegno degli allevatori la presentazione di uno studio sul comparto commissionato alla Nomisma. 

MELZI: "SUL SEGRETARIO GENERALE UNA SCELTA AUTONOMA, MA CONDIVISA"
 
(l.m.) - ROMA - Intervendendo nell'ambito del Convegno promosso oggi a Roma dall'Anact, il Commissario Straordinario dell'Unire Guido Melzi d'Eril non poteva non tornare sulla questione relativa al ruolo del Segretario Generale dell'Ente Franco Panzironi dopo il suo incontro di ieri col Ministro De Castro.
"Quella della delibera riguardante il Segretario Generale - ha dichiarato Melzi - è stata una mia scelta fatta in tutta autonomia secondo le mie competenze, ma frutto comunque di un percorso condiviso col Ministro. Contrariamente a quanto apparso da alcune parti non ho mai pensato alle dimissioni, e ribadisco che non esistono contrastri in merito col Dicastero delle Politiche Agricole. I dieci giorni di tempo dati al  Segretario Generale per presentare le proprie controdeduzioni rientrano nella prassi burocratica pressochè obbligatoria quando si parla di dirigenti di enti pubblici".

MELZI: "DOBBIAMO PUNTARE SULLO SVILUPPO"
(l.m.) - ROMA - "Con il Ministro De Castro stiamo lavorando in piena e totale sintonia per puntare allo sviluppo che è l'unica cosa che in questo momento può garantire all'ippica un futuro. Ciò non toglie che in passato lo Stato abbia fatto una brutta figura nei nostri confronti utilizzando le reti di raccolta che erano state messe in piedi negli anni 80/90 con i soldi dell'ippica, in quanto era questo l'unico prodotto che vendevano. Una parte dei proventi avrebbe dovuto pagare questa rete che alla fine della concessione sarebbe divenuta di proprietà dell'Unire, invece poi si è deciso di lasciarla dov'era e farle raccogliere anche altro e soprattutto prodotti a noi concorrenziali. Poi c'è stata tutta la questione dei minimi garantiti che ci ha visto nel ruolo di vittime senza alcuna possibilità di difesa e di questo lo Stato non può non tenerne conto. Questo non toglie - ha continuato Melzi - che oggi non possiamo solo tendere la mano, ma dobbiamo pensare al nostro sviluppo perchè e da questo che a medio termine deve dipendere il nostro futuro. Abbiamo quindi bisogno di cambiare la legge 449 (quella che riforma l'Unire n.d.r.), lo Statuto dell'ente oggi troppo "ad personam" , rilanciare quartè e quintè e ridare qualità alla Tris anche cambiandone la formula soprattuto per quel che riguarda i premi e poi dobbiamo ridurre e razionalizzare le spese dell'Ente".

MELZI: "MAI PIU' GLI IPPICI FUORI DALL'UNIRE"

(l.m.) - Guarda al passato con amarezza il Commissario Straordinario dell'Unire. "Negli ultimi cinque anni l'ippica ha vissuto un periodo davvero buio nel rapporto con il mondo politico. Di fatto ci siamo fatti espropriare, cacciare fuori dall'Unire che è la nostra casa. E in termini economici negli ultimi dieci anni ci siamo fatti espropriare l'importo di un bilancio (circa 450 milioni di euro). Questo non deve succedere più, anzi gli ippici devono tornare a partecipare attivamente alla gestione del settore. Basterebbe prendere l'esempio dal Coni che sta dando sempre maggior importanza agli ex atleti: uno di essi, Manuela Di Centa, è vice presidente del Comitato Olimpico Nazionale e nelle Federazioni ovunque ci sono ex atleti in posizioni e con incarichi importanti. Noi al contrario abbiamo perso in visibilità esterna. Il caso della Lotteria di Agnano è in questo senso emblematico".

MELZI: "MONTEPREMI PRIMO OBIETTIVO"

"Abbiamo diritto di avere la possibilità di essere presenti nella gestione delle nostre risorse; al Ministero chiediamo un sostegno sia finanziario che politico. I benefici del nostro lavoro li vedremo probabilmente in maniera compiuta tra un paio di anni per cui per il 2007 e in parte per il 2008 avremo ancora bisogno di un "accompagnamento". I tagli che abbiamo fatto non sono motivati dalla politica ma dalla necessità, anzi dagli obblighi, di un bilancio secondo il quale incassiamo meno di quanto spendiamo. Nell'ultimo esercizio le entrate sono state di 430 milioni di euro, mentre le spese sono giunte a circa 490 milioni. In queste condizioni è inevitabile intervenire. Se poi, come mi auguro, grazie anche al nostro lavoro e ai nostri interventi la situazione economica dovesse migliorare, avremo sempre la possibilità di rimettere mano al conto economico privlegiando in ogni caso il montepremi al traguardo".
BRISCHETTO: "L'ALLEVAMENTO E' UN INVESTIMENTO IN PROIEZIONE"
 
(a.c.) ROMA - Quattromilaseicento cavalli all'anno, forti investimenti in tutta la Penisola, 4000 i lavoratori del comparto, un giro d'affari da 60 milioni l'anno, 80 milioni di euro gli investimenti degli ultimi 5 anni e una categoria costituita da circa 5 mila allevatori.
Questi i numeri relativi al settore del cavallo trottatore resi noti dal presidente dell'Anact Roberto Brischetto nel corso del suo intervento di apertura del convegno organizzato a Roma. "L'allevamento è un investimento in proiezione, ecco perchè c'è bisogno di programmi pluriennali e di certezze". Questo è quanto dichiarato dal presidente dell'Anact il quale ha inoltre ribadito come gli allevatori del cavallo da trotto si vedano costretti a sostenere cospiqui investimenti nel corso del tempo avendo costi sui terreni di allevamento superiori al resto d'Europa. I Paesi che hanno minori spese sui terreni per l'allevamento restano ad oggi la Germania, la Slovenia e la Francia. Brischetto ha inoltre ricordato come siano 30 mila gli ettari in Italia deputati all'allevamento dei cavalli da trotto. "Nonostante le incertezze che attraversano in questo momento il settore dell'ippica, gli allevatori di trotto hanno continuato a far registrare un innalzamento della qualità".


PELUCCHI (NOMISMA): "DOBBIAMO PARLARE DELL'IPPICA COME DI UN SISTEMA DOVE LE SCOMMESSE SONO UN PUNTO NODALE"
 
(a.c.) ROMA - Nel corso del convegno dell'ANACT dal titolo "L'allevamento del cavallo trottatore ed il rilancio dell'ippica", ha preso la parola Mario Pelucchi (Nomisma), relatore dello studio condotto sul settore.
Nel corso del suo intervento, Pelucchi ha spiegato che gli obiettivi della ricerca erano fondamentalmente 4:
- fornire uno strumento per identificare gli interventi per il settore ippico;
- fornire agli stessi operatori una fotografia del settore;
- formulare strategie per lo sviluppo;
- confermare il ruolo dell'allevamento pe ril rilancio del settore.
"In questo contesto - ha dichiarato Pelucchi - credo che si debba parlare necessariamente dell'ippica, come di un sistema, all'interno del quale le scommesse ricoprono un ruolo importante: il problema che ci troviamo ad affrontare oggi è quello del ricambio degli scommettitori. Per recuperare pubblico si deve operare sulla qualità".
Per raggiungere gli obiettivi fissati nelo studio, ha dichiarato Pelucchi, sono state effettuate alcune azioni:
- mappatura delle aziende che allevano cavalli da trotto;
- monitoraggio delle strutture;
- analisi e quantificazione del valore economico del settore.
In merito a quest'ultimo punto, il relatore ha ricordato che l'analisi dipendeva da ulteriori approfondimenti riguardanti:
- costi e ricavi delle aziende;
- investimenti;
- occupazione;
- stima del fatturato e peso nel settore ippico.    
In merito al campione esaminato nel corso della ricerca, Mario Pelucchi ha ricordato che le aziende contattate sono state 1.727: di queste, 397 hanno risposto alle domande del questionario facente parte dello studio.

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password