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Ippica & equitazione

05/06/2010 | 17:35

Ippica, ufficiali dimissioni di Tiziano Baggio da presidenza Unire

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ippica ufficiali dimissioni di tiziano baggio da presidenza unire

(red.) "In una situazione in cui il CdA non è nemmeno riuscito ad approvare il bilancio consuntivo del 2008 e che renderebbe necessaria una due diligence legale e contabile per una società chiave che dà da vivere a 50.000 famiglie in Italia, preso atto del disinteresse dimostrato dal Ministro Galan, non vedo alternativa a lasciare l’incarico e a rassegnare le mie immediate dimissioni".
E' quanto si legge nella lettera di dimissioni da presidente dell'Unire, inviata ieri da Tiziano Baggio al Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi e al Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Giancarlo Galan.
“Non ritengo sia ragionevolmente procrastinabile l’attuale situazione dove la parte politica lancia messaggi possibilisti e rassicuranti sulla conferma delle entrate future - si legge ancora - mentre la parte operativa del Ministero definisce tempi e modi per recuperare i disavanzi significativi del bilancio preventivo 2010”.
Le dimissioni di Baggio giungono "dopo vani tentativi, esperiti in queste due settimane, di ottenere un incontro con il Ministro e/o con i suoi collaboratori per avere un indirizzo e una copertura alle azioni da intraprendere".

Dalle speranze di rilancio alla nuova, gravissima crisi

(m.f.) Le dimissioni di Tiziano Baggio, presidente e commissario dell'Unire, rappresentano l'ennesima disillusione per l'ippica, che nel 2010 aspettava la rinascita dopo gli ambiziosi piani di rilancio dell'anno passato.

Manager trevigiano con esperienze in aziende di trasporti e metalmeccaniche, Baggio era stato indicato dal Ministro Zaia come nuovo presidente dell'Unire e nominato dal Consiglio dei ministri il 19 febbraio scorso. Nei giorni successivi prendeva corpo l'ipotesi commissariamento, tesa a fornire a Baggio mano libera per il rilancio dell'ippica. Voci suffragate immediatamente dalle dimissioni, il 25 febbraio, del presidente Goffredo Sottile, in carica dal dicembre 2007.

“L’Unire deve superare questo momento di straordinaria difficoltà e Tiziano Baggio è l’uomo giusto per scongiurare la morte di un settore come l’ippica, tanto prezioso per l’identità della nostra agricoltura”. Con queste parole Zaia comunicava, il 13 marzo, la gestione commissariale di Baggio. Nel ruolo di vicecommissari venivano nominati il professor Manin Carabba, ex presidente delle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei Conti; Stefano Luciani e Sandro Viani, esperti del settore ippico.

L'ostentato e rinnovato ottimismo dei vertici del settore trovava supporto nei concetti espressi dal nuovo commissario nella sua prima uscita, il 25 marzo. "La prima cosa a cui mi dedicherò nelle prossime due settimane è analizzare i libri contabili. Capire bene perché e come l'ente è messo male, soprattutto per il deficit pregresso fino al 2008”, dichiarava Baggio, intravedendo poi altre tre grandi questioni da affrontare: la moralizzazione dell'ente, la ricerca di regole chiare e applicabili, la promozione del settore.

Decisivo l'avvicendamento Zaia-Galan

(m.f.) Nelle settimane successive, il manager aveva modo di rendersi conto della portata dell'impresa a cui era chiamato: "Il settore - dichiarava a fine aprile facendo un consuntivo del primo mese da commissario - non può reggersi da solo in questo momento e per un vero e proprio rilancio dell'ente Unire occorrono almeno due anni". Stringente la crisi economica: l'ultimo bilancio approvato era del 2007, quello del 2008, gravato da un disavanzo di 108 milioni, non si riesciva a chiudere, mentre per il 2009 il panorama era meno tetro in virtù di un corposo contributo statale di 150 milioni, previsto dal decreto anticrisi del 2009.

Nel frattempo, i risultati delle elezioni regionali privavano l'ippica della “tutela” di Zaia, eletto presidente del Veneto. Al suo posto, Giancarlo Galan, meno sensibile alle tematiche sel settore, tanto da dichiarare: "Bisogna saper distinguere tra le emergenze, le pressioni e le vere priorità. Per esempio, adesso sette telefonate su dieci riguardano il mondo dell'ippica, l'Unire, ma quella non è una priorità, eventualmente può essere un'emergenza".

Il cambio della guardia al ministero rendeva verosimilmente più difficoltoso l'operato di Baggio. Nel frattempo, saltava anche l'approvazione del bilancio preventivo dell'Unire per il 2010, prevista per il 30 aprile. “Prima di poter definire il bilancio previsionale per l'anno in corso – dichiarava Baggio ad Agipronews - occorre sanare i disavanzi ereditati dal 2008 e dal 2009”.

Galan da “attento interlocutore” a causa delle dimissioni

(m.f.) Il 14 maggio avveniva l'incontro ufficiale fra Galan e Baggio, al termine del quale il Commissario osservava di aver trovato nel Ministro “un attento interlocutore che si è reso perfettamente conto delle difficoltà prospettate e che, probabilmente già dai prossimi giorni, richiamerà l’attenzione dei colleghi di governo sulle problematiche dell’ippica". Parole probabilmente di circostanza, contraddette da quelle rilasciate da Baggio a corredo delle dimissioni odierne, laddove prende atto “del disinteresse dimostrato dal Ministro Galan” e motiva la decisione di lasciare con i “vani tentativi, esperiti in queste due settimane, di ottenere un incontro con il Ministro e/o con i suoi collaboratori per avere un indirizzo e una copertura alle azioni da intraprendere".

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