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Ippica & equitazione

25/05/2010 | 19:04

Ippica: Un purosangue per Ornella Vanoni

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ippica un purosangue per ornella vanoni

(l.m.) Milano - Continua l'affiatamento tra Bruno Grizzetti, uno dei top trainer del galoppo italiano e il mondo dello spettacolo. Dopo Roberto Cavalli, Vittorio Feltri e altri oggi, anche la celebre cantante Ornella Vanoni ha scelto di entrare a far parte della lunga schiera dei proprietari di cavalli. Ornella Vanoni è infatti divenuta proprietaria di una cavalla da corsa, che ha affidato all’allenamento della Grizzetti Galoppo. La puledra scelta dalla cantante milanese si chiama Bending Bal. È una due anni (i cavalli più giovani ammessi alle gare al galoppo), baia, figlia di Refuse to Bend e Baladewua (Monsun, il nonno materno), allevata dalla Azienda Agricola Sant’Agostino e Vulci. Bending Bal ha disputato due corse in carriera, con i colori della grizzetti Galoppo: nella prima è stata solo settima, ma alla seconda sortita (sempre con il fantino Dario Vargiu, prima monta di scuderia) ha vinto di quasi tre lunghezze. Molto soddisfatto l'allenatore lombardo: «È una grande soddisfazione allenare una cavalla di un’artista che tutti noi abbiamo da sempre apprezzato. Ho conosciuto Ornella Vanoni grazie al comune amico Guido Borghi (patron dell'ippodromo di Varese n.d.r.) e ho capito che aveva la giusta sensibilità e il gusto della vita per divenire proprietaria. Aver ricevuto la sua fiducia è un onore per me e, credo, un’occasione per tutta l’ippica».
Dal canto suo la cantante, arrivata alle 11 del mattino  alle scuderie milanesi della Grizzetti Galoppo, ha visitato gli impianti di Trenno, fatto conoscenza con la sua Bending Bal. «Ho a casa una scattata all’ippodromo del galoppo, ero una bambina e avevo un  grande fiocco bianco in testa. Allora le corse erano un evento chic», ha ricordato l’artista che ha scelto il blu e il verde per i colori della sua neonata formazione. "Oggi sono qui solo per amore dei cavalli - continua Ornella Vanoni - come si fa a non innamorasi di questi animali? Emil Cioran era un filosofo un po’ negativo se volete, ma da appassionato di ippica aveva perfettamente ragione quando scrisse: “È triste trovare un uomo laddove potrebbe esserci un cavallo”».

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