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Ippica & equitazione

29/12/2010 | 14:49

Ippica, Unire: "Nessuno vuole la morte dell'allevamento, ma basta assistenzialismo"

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ippica unire nessuno vuole la morte dellallevamento ma basta assistenzialismo

(i.b.) "L’Unire, d’intesa con il Ministero delle politiche agricole, pur con le difficoltà poste dagli accordi sul patto di stabilità, stava cercando vie alternative per risolvere, quanto meno, la questione per l’anno in corso. Le predette associazioni hanno tuttavia ritenuto di rivolgersi al giudice amministrativo, al quale è rimessa ora la decisione definitiva".
E' quanto si legge in una nota dell'Ente ippico che risponde  al comunicato a pagamento pubblicato su alcuni quotidiani nazionali il 28 e 29 dicembre di Anact e Anac, le due associazioni maggiormente rappresentative degli allevatori di trotto e di galoppo, in cui si denunciava “la morte dell’allevamento italiano del cavallo” addebitandone le responsabilità ai vertici dell’Unire ed al Ministro Galan.
"Nessuno, né tanto meno il Ministro - si legge nella nota dell'Unire - vuole “decretare la morte dell’Allevamento italiano”, ma solo sganciare quest’ultimo da un’ottica assistenzialistica che lo ha caratterizzato negli ultimi anni.
Tutto il Paese sta facendo importanti sacrifici; occorre che anche chi, fino a ieri, è stato (forse eccessivamente) tutelato ritrovi le proprie capacità imprenditoriali per essere competitivo al di fuori di logiche non più proponibili".

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