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Ippica & equitazione

22/12/2004 | 18:10

MATARRESE - UNIRE: "INCARICO ONEROSISSIMO MA DI GRANDE PRESTIGIO"

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matarrese unire incarico onerosissimo ma di grande prestigio

(a.c.) ROMA – Giornata convulsa per l’ippica italiana: da un lato il previsto incontro tra i vertici dell’Unire e le associazioni di categoria, dall’altro un vortice di notizie battute dalle agenzie,  ridimensionatesi ampiamente nel corso della giornata, riguardanti operazioni di polizia in corso in alcuni ippodromi italiani. Sono le 14,15 quando il neo Presidente dell’Unire, Antonio Matarrese, esce dalla sala riunioni del sesto piano dell’edificio che ospita l’ente che dirige il mondo dell’ippica. Una battuta per la televisione ed Antonio Matarrese, navigato uomo di sport e politico di razza, concede ad Agipro un’intervista per parlare dell’incontro di oggi con le associazioni di categoria, ma anche per lanciare uno sguardo verso il futuro dell’ippica.

Presidente Matarrese, cosa succederà nel mondo dell’ippica dal 1 gennaio 2005?

Per il mese di gennaio lasceremo invariata la situazione affinché l’Unire abbia il tempo di effettuare alcuni confronti con il Ministro Alemanno e con le categorie dell’ippica. Comunque sono ormai tutti convinti che un eventuale riduzione del montepremi ci sarà: questa è frutto dell’attuale situazione economica nella quale vive il paese.
 
Insomma i tempi delle “vacche grasse” per l’ippica sono finiti…
 
L’Unire è stato una “vacca” da cui molti hanno attinto: il problema è che ora questo latte non è più il latte di ieri, benché sia ancora buono. Ci si deve rendere conto che non si può gestire l’Unire senza programmare il futuro. Sono alla presenza di questo ottimo Consiglio di Amministrazione, con l’obiettivo di programmarlo. Ci vorrà tempo. Nel giro di un mese questo consiglio non può essere in grado di dire cosa sarà del futuro dell’ippica: questo si prepara, si costruisce. La fretta è cattiva consigliera.

Si parla di ristrutturazione dell’Unire Presidente: ci è sembrato di capire che lei non ha alcuna intenzione di perdere la faccia in questa scommessa.

Senza dubbio. Ringrazio il Governo ed il Ministro Alemanno per avermi voluto qui, ma avendo accettato questo incarico onerosissimo, ma di grande prestigio, ho bisogno di mettere a punto questa macchina, già messasi in moto due anni fa dopo l’arrivo del nuovo Segretario Generale Panzironi. Abbiamo bisogno di migliorare l’organizzazione e la struttura di tutto il personale, che anche numericamente è carente. La legge oggi ci consente di assumere un certo numero di dipendenti che fortificheranno la struttura. Ma non va dimenticato che abbiamo anche bisogno di personale qualificato. E’ vero che oggi si fa un gran parlare di “consulenti esterni”, ma ribadisco che abbiamo necessità di persone esperte che saranno attinte sempre dal mondo dell’ippica.

L’Unire sta puntando a rivedere i meccanismi della Tris, e nel contempo ripone fiducia nella nuova scommessa introdotta nella Finanziaria 2005.

Dunque, sulla Tris stiamo lavorando: il Vice Presidente dell’Unire, Mario Masini, ed il Segretario Generale, Franco Panzironi, avranno degli incontri con i rappresentanti dei Monopoli di Stato. Abbiamo già effettuato una riunione presso l’Aams e direi che ci sono delle buone prospettive; poi c’è il nuovo gioco, che siamo convinti porterà delle risorse che oggi non abbiamo e che potranno creare maggiore equilibrio nel bilancio dello Stato.

Con i vertici dell’Amministrazione Autonoma avete già parlato delle modifiche da apportate alla Tris.

Ancora no, ma vorremmo che con la Tris giocassero tutti. C’è da aprire un dialogo con l’attuale gestore del gioco. Ci saranno degli incontri di carattere tecnico sull’argomento, poi faremo una valutazione politica.

Lei stesso ha dichiarato che per vendere i diritti televisivi delle competizioni ippiche ai media interessati si deve avere un buon prodotto da vendere. E’ sempre dello stesso avviso?

Purtroppo sono arrivato quando una stella dell’ippica come Varenne era divenuto già una leggenda. Oggi ci sono altri campioni e noi stiamo preparando un prodotto buono da poter vendere. Su questo fronte ho preso contatti con Mediaset, Telecom e Rai, sperando di creare con rapporti proficui e costruttivi. 

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