TRIS - CHIARI (UTIS): "MA NELLE RICEVITORIE IL CALO DI RACCOLTA E' MINIMO"

(l.m.) Il Presidente dell’Unione Totoricevitori Italiani Sportivi, Gianfranco Chiari, non attribuisce al circuito delle ricevitorie il calo del volume di gioco sulla Tris:

“Anzi tutto c’è da dire che è un momento particolare per la raccolta, va infatti detto che la situazione del gioco del Lotto con il maxi ritardo del 53 a Venezia, che sta coinvolgendo milioni di appassionati su un tipo di gioco che alla lunga può diventare molto dispendioso, finisce col penalizzare tutti gli altri prodotti del comparto. Basti notare come anche il SuperEnalotto ne abbia in qualche maniera risentito. Potrebbe quindi essere un fatto continge! nte, anche se è un segnale che comunque non va sottovalutato. Peraltro, anche alcune recenti vicende che hanno caratterizzato la Corsa Tris, come ad esempio il caso del cavallo scambiato a Varese, non hanno certamente favorito questo tipo di scommessa”.

- Il parziale aumento dell'aggio ai ricevitori sembra non aver sortito gli effetti sperati.

“Non è proprio così, nel senso che, ripeto, non mi risulta che nelle ricevitorie dei nostri associati ci sia un calo di queste proporzioni, quindi bisognerebbe magari verificare anche in dettaglio su quale rete effettivamente si registra la perdita visto che la raccolta è composita (vi partecipano il circuito Sisal, il circuito Lottomatica, il circuito Snai e la rete degli ippodromi, n.d.r.). Vero è, comunque, che il ricevitore ancora oggi non ha avuto l’esatta percezione che la questione dell’aggio sia stata risolta, e in effetti non è così visto che rimangono alcune cose da definire, per cui è chiaro! che anche come volontà di “spingere” il prodotto non siamo a! ncora ai livelli migliori. In altri termini, non dipende da noi, ma possiamo dare di più.”

- Qual è la vostra ricetta per rilanciare il prodotto Tris (o scommesse similari)?

“Sicuramente attendiamo con ansia l’avvento delle nuove scommesse quartè e/o quintè. Riteniamo possano dare un grande impulso a questa forma di scommessa. Così come un maggior impulso potrà venire allorquando anche le altre scommesse a totalizzatore saranno giocabili in ricevitoria attirando così anche del pubblico nuovo che potrà essere indotto a scegliere altri prodotti sui quali oggi non gioca, magari solo perché non ne ha l’opportunità a portata di mano. Poi bisognerà lavorare molto sull’immagine delle corse e dell’ippica in genere. Fatti come quello di Varese non possono e non devono ripetersi.”

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