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Ippica & equitazione

23/11/2004 | 18:44

TRIS - UGHI (SNAI): "MANCA ANCHE UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA"

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tris ughi snai manca anche una campagna pubblicitaria


(l.m.) Per Maurizio Ughi Presidente di Snai S.p.A. il problema Tris si innesta anche in un discorso di strategie.

“Certo, perché la Tris è una scommessa semplice, popolare, alla portata di tutti, ma che proprio per questo avrebbe bisogno di tanto in tanto di essere condita con qualche modifica oppure qualche iniziativa particolare. La concorrenza sul bancone della ricevitoria è tanta per cui la Tris deve trovare e mantenere una sua collocazione appetibile. Per questo da tempo andiamo sostenendo che alla Tris bisognerebbe affiancare anche un'altra scommessa da ricevitoria. Inoltre non va trascurato affatto il discorso promozionale. In questo momento di forte concorrenza tra i vari giochi la Tris è l’unico a non godere di alcuna campagna pubblicitaria e tutto ciò alla lunga si riflette inevitabilmente sugli incassi.

- Il parziale aumento dell'aggio ai ricevitori sembra non aver sortito gli effetti sperati.

“Questa dell’aggio è una questione che merita un distinguo. Esiste un decreto affiancato a una Legge dello Stato. E’ stata impugnato; abbiamo fatto ricorso prima al Tar, poi al Consiglio di Stato. Entrambi ci hanno dato ragione, quindi ritengo che i ricevitori - parlo per le nostre agenzie, ma il discorso è ovviamente estensibile - siano nella perfetta condizione di trattenere quanto stabilito dalla Legge 200. Se poi alcuni ricevitori si sentono ancora insicuri, beh, sarà solo questione di tempo, ma anche questo tassello andrà a posto.


- Qual è la vostra ricetta per rilanciare il prodotto Tris (o scommesse similari)?

“In parte ho già risposto, ma ribadisco la necessità di un’adeguata campagna promozionale sul prodotto Tris. Riguardo alle altre scommesse ad essa assimilate come il quartè e il quintè, è chiaro che sono necessarie e che potrebbero rappresentare un ottimo veicolo, ma è altrettanto incontestabile che la loro istituzione necessita di un’architettura più burocratica che tecnologica sulla quale si sta lavorando e che inevitabilmente necessiterà ancora di qualche mese. Il 2005 dovrebbe comunque essere l’anno buono. Piuttosto guarderei con attenzione all’emendamento che sarà presentato alla finanziaria e che chiede l’istituzione di una nuova scommessa ippica. Se approvato, potrebbe darci già entro i primi mesi dell’anno un nuovo prodotto di gioco ippico da portare anche in ricevitoria e anche in questo caso l’azione promozionale che ne scaturirà potrebbe essere importante.” 

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