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19/04/2010 | 18:58

Becker: "Nel poker e nel tennis c'è lo stesso senso della sfida"

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becker nel poker e nel tennis cè lo stesso senso della sfida


(red.) Sanremo - I tornei dell'Ept richiamano a ogni tappa migliaia di giocatori, ogni appassionato di Texas Hold’em sogna di confrontarsi con i top players, e porta in giro per l’Europa tutti i suoi campioni. La tappa di Sanremo dell’European Poker Tour ha visto tra i protagonisti Boris Becker, ex numero uno del mondo di tennis, tre volte vincitore a Wimbledon, la prima nell’89, a soli diciassette anni. E pare che proprio a Wimbledon, in una delle tante pause di gioco a causa dell’incessante pioggia inglese, Boris abbia iniziato a giocare a poker.
“Mi piace giocare a Texas Hold’em – ha raccontato Becker alla redazione di poker.sky.it – perché richiama un po’ lo stesso senso della sfida che c’è anche nel tennis”.
Dal verde dei campi di Wimbledon al verde dei tavoli da gioco. Passando per il rosso della terra battuta, unico cruccio di una carriera sportiva senza uguali, con oltre 64 titoli vinti in carriera, nessuno però sulla terra rossa. “Il verde è proprio il colore che mi ha portato bene, dai campi da tennis a quelli da gioco. Anche i miei occhi sono verdi, dev’essere per quello. Il poker mi piace, mi appassiona, è un gioco che favorisce la socievolezza e, come nei tornei di tennis, ti capita sempre di sederti al tavolo circondato da avversari giovanissimi e molto aggressivi. Quando giocavo a tennis avevo un nickname, Boom Boom, per il mio stile di gioco aggressivo. Soffrivo molto gli avversari dotati di una grande risposta, come Jimmy Connors o Andre Agassi. A poker succede un po’ la stessa cosa, soffri gli avversari che hanno stili di gioco opposti dal tuo. Anche se non posso dire di essere nè aggressivo nè tight, forse al tavolo sono un po’ più tranquillo che in campo”.
Sono continui i paralleli tra la carriera tennistica e quella da giocatore di poker, e Boris ha ancora la grinta necessaria per scendere sul rettangolo di gioco. “Se le partite durassero un solo set avrei ancora la possibilità di far male a qualcuno, ma purtroppo durano di più…”
L’Ept in corso a Sanremo è a pochi chilometri da Montecarlo, dove si tiene il tradizionale appuntamento con l’Apt, il circuito professionistico internazionale di tennis. Tra Apt ed Ept il gioco di parole è immediato: “L’autista mi stava portando a Montecarlo per l’Apt, ma io gli ho chiesto di tirare dritto perchè stavamo andando all’Ept”.
L’ultima battuta del nostro incontro con Boris Becker è per un giocatore italiano. “Il mondo del poker sportivo è in continua ascesa, il giro d’affari è sempre più grande e presto il Texas Hold’em diventerà una disciplina popolare in tutto il mondo. Ci sono tantissimi giocatori fortissimi, ne ho incontrato qualcuno. Ricordo in particolare Luca Pagano, che mi ha eliminato in un torneo in Austria!”.

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