Beltrami (PokerStars): "Cash game in arrivo entro un paio di mesi"

(c.z.) ROMA - "Stiamo lavorando a ritmo serrato per il lancio del cash game, penso che tra la fine di maggio e l'inizio di giugno ci sarà la partenza ufficiale". Secondo Barbara Beltrami, country manager di PokerStars, serviranno ancora un paio di mesi di attesa prima dell'introduzione delle nuove modalità di gioco per il poker online. Prima di poter offrire il cash game e i tornei con quota d'iscrizione fino a 250 euro (ora il limite è 100) i vari operatori dovranno superare la fase di collaudo tecnico, adeguando entro 120 giorni a partire da oggi la piattaforma con le nuove linee guida disciplinate dai Monopoli di Stato. "Ormai si può dire che siamo ai nastri di partenza - commenta ad Agipronews - il cash game è grande opportunità per tutti, ma anche il nuovo limite di 250 euro per l'iscrizione ai tornei ci consentirà di proporre partite più interessanti. Alzeremo il montepremi del "Sunday Special" e di alcuni eventi particolari come l'Icoop (campionati di poker online, ndr). Sarà inoltre più facile mettere in palio i biglietti per i tornei live dell'Italian poker tour e dell'European poker tour".

Gimondi (Gioco Digitale): "Puntate minime da pochi centesimi per offrire un cash game sano"

(c.z.) ROMA - "Ancora non abbiamo pianificato tutto alla perfezione, ma la maggior parte delle giocate minime nel cash game sarò sull'ordine dei centesimi". Fausto Gimondi, co-fondatore di Gioco Digitale, parla del cash game, variante del poker online che a differenza del torneo permette di giocare in chips un corrispettivo in denaro stabilito dagli utenti, che non potrà superare i mille euro, con la possibilità di cominciare e finire la partita in un qualsiasi momento. "Un paio di mesi e ci siamo - spiega ad Agipronews - ora è importante capire bene come tutelare l'utente. Il poker è hobby, non un demone, e la situazione non deve cambiare. Il limite di mille euro per sedersi al tavolo non sarà neanche sfiorato dal grosso degli utenti, i giocatori continueranno a pensare e praticare il poker come un gioco sano. E' ancora presto per stabilire cifre minime, ma penso che il valore del grande buio (la puntata minima del poker, ndr) non dovrebbe superare i pochi centesimi. Così accade all'estero e l'Italia non dovrebbe rappresentare un'anomalia". Partite economiche e poker sportivo. "Quando abbiamo cominciato con i tornei - continua - è stato difficile capire subito le preferenze degli italiani. Ci aspettavamo che preferissero quote d'iscrizione più alte, invece abbiamo notato che i giocatori si divertono con le partite più economiche".

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