Poker, Filippo Bisciglia secondo a Campione: "Sfatati i pregiudizi sul Grande Fratello, ora punto tutto su Venezia"

(a.g.) ROMA - "Un risultato che fa morale, soprattutto in un periodo in cui il mio lavoro nel mondo dello spettacolo va un po' a rilento". Filippo Bisciglia, ex gieffino e giocatore di poker, commenta così ad Agipronews il suo secondo posto nel Campionato Pokerclub di Campione d'Italia, la quarta tappa del tour che andrà in onda a settembre su POKERItalia24, la tv che trasmette texas hold'em 24 ore al giorno sette giorni su sette in chiaro sul Digitale Terrestre e su SKY (canale 222). "Finalmente - prosegue Bisciglia - sono arrivati i risultati: prima un quarto posto e poi questo traguardo". Nonostante la felicità per il risultato ottenuto, su Filippo aleggia ancora l'incubo dell'eterno secondo: "È una cosa che mi porto dietro da una vita: quando giocavo a tennis ho collezionato 30 trofei da secondo classificato, poi il secondo posto al Grande Fratello e anche mentre giocavo l'Heads Up contro Compagno (il vincitore del torneo, ndr) a Campione, mi girava per la testa il pensiero che sarei di nuovo arrivato secondo. Ma sono comunque molto contento, anche perché grazie a questo risultato, credo di aver sfatato - per quanto mi riguarda - i pregiudizi per i quali gli ex del Grande Fratello sono visti spesso come dei buoni a nulla. Con il poker ho dimostrato quanto valgo. Ora punto al primo posto nell'Ipt di Venezia, che è il prossimo torneo a cui parteciperò".

"Io professionista? Mi piacerebbe, ma voglio fare ancora esperienza"

(a.g.) ROMA - Fra la Sardegna e la Lombardia: così è cominciata l'avventura di Filippo nel mondo del Poker: "Tre anni fa cominciai a giocare in Sardegna, in discoteca. Andavo lì per fare delle 'ospitate', ma poi mi trovavo con il padrone del locale a giocare a Texas Hold'em. Finite le vacanze ho cominciato a giocare a Milano, il mercoledì, assieme ad amici - fra i quali Bobo Vieri e Moris Carrozzieri - che coltivavano già questa passione. Poi ho cominciato a partecipare ai tornei live e lì, dopo qualche buon risultato, Lottomatica mi ha notato e mi ha proposto un contratto annuale per entrare nel suo poker team". Per Filippo, quindi, il poker è più che un semplice divertimento "soprattutto ora che - nonostante qualche provino superato e qualche parte ottenuta - il mio lavoro da attore è un po' in fase di stallo. Nell'ultimo anno per me, giocare a poker è stato quasi un lavoro". Ma se si parla di fare il grande passo e diventare pro, Filippo frena gli entusiasmi. "Mi piacerebbe diventare professionista, ma non voglio accelerare i tempi. Ho bisogno ancora di maturare esperienza".

"Gioco razionale, ma non mi piace lo slow play"

(a.g.) ROMA - Aggressivo o "Supertight", che giocatore è Filippo Bisciglia? "Mi ritengo un giocatore razionale. All'inizio ero più aggressivo, poi ho cambiato strategia. Anche perché ho notato che spesso, quando i giocatori si rendono conto di sedere al tavolo con un Vip, cercano in tutti i modi di eliminarlo, per avere qualcosa in più da raccontare agli amici. Nella mia condizione è più difficile bluffare". Ma quando è il caso di rilanciare - con le carte buone in mano - Filippo non si tira indietro "Se ho un KK o due assi non vado certo di slow play, parto subito all'attacco".

Il suo "punto di riferimento" nel mondo del poker è Daniel Negreanu: "Con lui mi sono entusiasmato, in tv guardavo tutti i tornei ai quali partecipava. Fra gli italiani, per me, il numero uno è Dario Minieri, un grande giocatore, oltre che un amico. Mi piace il suo stile aggressivo, anche se adesso ha dovuto cambiare un po' registro. E poi, ovviamente, ho grande stima per Max Pescatori e Luca Pagano".

Poker & Casinò

Poker, Filippo Bisciglia secondo a Campione: "Sfatati i pregiudizi sul Grande Fratello, ora punto tutto su Venezia"

Calcio

Calcio

Calcio

Altri sport

Calcio

Altri sport

Calcio

Calcio

Altri sport

Calcio

Altri sport

Calcio

Calcio

Altri sport

Attualità e Politica

Attualità e Politica

Calcio

Calcio

Calcio

Lotteria Italia

Accesso riservato