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Poker & Casinò

04/04/2018 | 12:44

Poker, Filippo Candio torna al live con il PPTour dal 12 aprile

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Poker Filippo Candio live PPTour

ROMA - Filippo Candio è il giocatore italiano di poker che per primo ha conquistato il final table del Main WSOP raggiungendo quello che fino ad oggi è il gradino più alto mai occupato da un connazionale. Correva l’anno 2010, quasi un decennio comunque un’eternità, anche se pure a distanza da quel trionfo le immagini della sua marcia trionfale restano tra le sequenze che più hanno contribuito a promuovere il movimento pokeristico italiano. Oggi Filippo è impegnato decisamente di più nello sviluppo delle sue attività imprenditoriali che nella gestione del calendario tornei. Anzi, come ci conferma lo stesso November Nine, “non gioco un torneo live dall’ultimo PPTour a cui ho partecipato”. Un intervallo temporale di 2 anni, tanti ne sono trascorsi da quando il 34enne campione cagliaritano si presentò al botteghino del Main Event PPTour: edizione giocata a Campione d’Italia, con pochissima fortuna per Candio. “Mi piace ritornare – ci spiega – anche perché al PPTour non ho mai vinto”. Per la verità, anche all’evento live allestito dal provider Microgame, Filippo ha piantato diverse bandierine, tra le quali un itm nel Main del 2014 e un primo posto da 20K, al side da 500+50 nel 2011. Rispetto alla sua prossima partecipazione rivela: “Non potevo non rispondere all'invito di Maurizio Guerra, con lui siamo amici da prima di ogni successo o insuccesso: io ero un blogger e lui un pro, praticamente l’inizio dei tempi”.
Proprio all’origine del movimento italiano Candio dedica un altro spunto, un parallelismo tra quel periodo e la situazione attualmente vissuta dal texas hold’em: “Per me siamo ritornati un po’ a quello che si registrava nel 2006, con pochi marchi che vanno molto bene e con prospettive di crescita incerte ma comunque alte: la parabola discendente degli ultimi anni ha già toccato il suo picco negativo e vedo tanti segnali in controtendenza”.
“Il boom del poker – ricorda Candio – fu anche il frutto della crescita dell’online in generale: nel 2006 una società come Tiscali capitalizzava le stesse cifre della Fiat. La novità di poter giocare da casa, insieme al mondo di prospettiva per gli appassionati, alimentò un grandissimo interesse. Oggi siamo tornati un po’ a quella condizione di attesa: sono convinto che basterebbe poco per riaccendere un’attenzione diffusa”. Non è un caso se Filippo coltivi un sogno, un’idea che presto potrebbe conoscere una decisa accelerazione: “Mi piacerebbe alimentare una community, qualcosa in grado di attualizzare la figura del Player Pro, magari mettendo in costante connessione questi giocatori con i livelli più amatoriali: un progetto che avrebbe fatto bene al poker già qualche anno fa”.
“Certo – aggiunge poi Candio – all'epoca del boom era possibile andare sulla tv nazionale con un format dedicato al poker anche nella prima serata di Natale, oggi nemmeno una pubblicità in un orario decente sembra più possibile. Credo che siano stati commessi troppi errori di valutazione anche sul piano degli investimenti: spesso ad assumere queste decisioni sono stati personaggi distanti dal mondo del poker”. Un rischio che non corre Filippo Candio che con il poker italiano è da sempre in assoluta sintonia. Lui che ha scritto la storia del movimento pokeristico e che dal 12 aprile prossimo, è pronto a riempire una nuova pagina proprio al People’s Poker Tour.
RED/Agipro

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