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Poker & Casinò

31/07/2008 | 10:53

AL VIA IL POKER ON LINE - ALLO STUDIO GLI ULTIMI DETTAGLI, PARTENZA PREVISTA PER META' AGOSTO

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al via il poker on line allo studio gli ultimi dettagli partenza prevista per meta agosto
(i.m.) Formula torneo, biglietti di ingresso da 0,50 a 100 Euro, possibilità di rebuys (riacquisto della posta di gioco) fino ad un massimo di 100 Euro complessivi all’interno di una singola partita, payback per il giocatore non inferiore all’80%, partite riservate a giocatori italiani. E’ questo il poker online made in Italy che dopo una lunga e trepidante attesa vedrà a breve la luce. Il primo “shuffle up and deal” online tutto italiano potrebbe infatti avvenire già a metà agosto: sembra infatti che Microgame e Giocodigitale, online da diversi mesi con la versione for fun, stiano ultimando il processo di approvazione ed i test tecnologici con l’Amministrazione. Con ogni probabilità saranno loro i primi a lanciare. Ai blocchi di partenza anche Lottomatica con il software di Boss Media: per ora sui tavoli del Poker Club si gioca solo a soldi virtuali, si farà sul serio dai primi di settembre. La liquidità apportata dai giocatori di Totosì potrà essere l’arma vincente per affe rmarsi sin dai primi giorni come una delle  room di maggior successo. 
Più lunga del previsto potrebbe essere invece l’attesa per il lancio del poker online degli operatori legati a Playtech: ad oggi il software provider israeliano non ha ancora pubblicato una versione del proprio software playforfun e questo nonostante abbia già contrattualizzato un network molto importante: in questi ultimi giorni a Snai, Sisal, Eurobet, Cogetech sembra infatti si sia aggiunta anche Intralot.
Da chiarire se tale ritardo sia imputabile ad una scelta strategica degli operatori aderenti ovvero se possa dipendere da problematiche tecniche del provider che, contrariamente a quanto avviene in altri paesi, non potrà comunicare direttamente con i sistemi di Aams. Improbabile, in questo caso, un lancio prima dell’ultimo trimestre 2008
Tra gli altri grandi, procede a fari spenti Partygaming sbarcata in Italia attraverso l’acquisto della concessione originariamente assegnata all’inglese Bet365: il colosso del poker quotato alla Borsa di Londra , dopo il lancio dello sportsbook con Cogetech, sta valutando l’impatto in termini di risorse e sviluppi tecnologici della soluzione made in Italy. Anche per loro si parla di fine 2008.
Una sorpresa potrebbe essere Bwin: il colosso austriaco, che non ha partecipato alla “gara Bersani”, dovrebbe aver finalizzato il procedimento per l’acquisto dalla licenza per l’esercizio degli skill games online e potrebbe essere pronta a breve con la piattaforma Ongame, forte dell’apporto dell’esperienza di uno dei migliori software sul mercato e del secondo parco clienti online in Italia. 

GUALANDRI (GIOCO DIGITALE): "FARE PRESTO, PER NON FAVORIRE GLI OPERATORI ILLEGALI"

(p.g.) "Siamo alla definizione degli ultimi dettagli, sia i processi autorizzatori che le verifiche tecniche sono a buon punto, credo che entro l'estate il poker online potrebbe partire". E' quanto dichiara ad Agipronews Carlo Gualandri, Amministratore di Gioco Digitale, uno degli operatori più presenti nel panorama mediatico: stampa, tv e internet sono ormai "assediate" dalle pubblicità del sito che al momento offre solo gioco "for fun". Proprio la sovraesposizione mediatica che ha elevato il poker, secondo Gualandri, deve essere uno stimolo ad accelerare i tempi per la partenza del gioco "a soldi". "Ogni giorno di ritardo significa arricchire il parco giocatori degli operatori illegali - ed è difficile far tornare indietro chi passa il confine - e impoverire il mercato regolare. Devo riconoscere all'Amministrazione dei Monopoli attenzione e serietà, per questo sono fiducioso che ci sarà un ulteriore sforzo per partire al più presto. Del resto si tratta di un percorso totalmente nuovo in Italia che operatori e AAMS stanno compiendo insieme".

KNAAN (PLAYTECH): "OFFERTA PER TUTTI I GUSTI, CON CINQUE MODALITA' DI GIOCO"

(p.g.) Non si sbilancia in date di partenza sul poker online Eyal Knaan, Area Manager per l'Italia di Playtech: il provider tecnologico fornirà la piattaforma per il poker a colossi del calibro di Snai e Sisal, oltre che a realtà emergenti come Eurobet e Cogetech. "Siamo alle fasi finali - ha dichiarato ad Agipronews - stiamo finalizzando con i nostri clienti gli ultimi aspetti tecnologici per la partenza: di certo posso dire solo che offriremo cinque tipi diversi di poker su una piattaforma che stiamo personalizzando graficamente per le diverse esigenze. Ovviamente si partirà con una prima fase fun per poi approdare al gioco con real money".

BALLOCCI (LOTTOMATICA): "PRIMA IL PLAY FOR FUN, POI LA MONETA REALE"

(b.r.) ROMA - Partenza con il play for fun, solo in seguito l'approdo alla modalità di gioco con moneta reale. Questa la strategia di Lottomatica, uno dei grandi operatori pronti per il lancio degli skill games. "La riprova della grande attesa per questo settore è stato il lancio del Poker Club, avvenuto due settimane fa, dal nostro sito better.it - sottolinea Gianluca Ballocci, responsabile della divisione “B2C e Trade Marketing” di Lottomatica - In esso è possibile giocare in forma completamente gratuita e si svolgono diverse migliaia di tornei al giorno con altrettanti giocatori". Per ora spazio al poker on line, per gli altri skill games ci sarà tempo. "Stiamo lavorando per la piattaforma poker e stiamo valutando insieme ad Aams la possibilità di lanciare alcuni altri skill games, la cui formula è attualmente in preparazione", aggiunge Ballocci, che si esprime inoltre sulle potenzialità del settore: "Il mercato si differenzia in due filoni: il primo riguarda i giochi con
 le carte, in cui spicca il poker, che fa parte di un mercato importante quantificabile tra i 500-600 milioni di euro. Il secondo filone riguarda gli altri skill games o giochi di abilità, dove il discorso si fa più complicato, essendo frutto di un equilibrio delicato tra l’offerta di gioco gratuita dei grandi portali community e la necessità di avere in termini di quantità un numero importante di giocatori da fare incontrare". Infine una considerazione sul regolamento. "Mi pare - conclude Ballocci - che in esso sia contemplato un ottimo compromesso tra nuovi giochi e l’attenzione e la cautela necessaria all’introduzione delle stesse nuove forme di gioco".

D'ALOJA (MICROGAME): "PRONTI PRIMA DI FERRAGOSTO"

(b.r.) ROMA - "Attendiamo a giorni l'ok di Aams sul progetto di piattaforma e di gioco per gli skill games". Si dice così pronta a partire, attraverso la voce del suo presidente Francesco D'Aloja, Microgame, con il primo dei giochi di abilità on line, il poker. "Il protocollo da noi presentato a fine giugno - continua D'Aloja - reca il numero 1: se non ci sono rilievi da parte dei Monopoli che lo hanno in esame, potremmo essere i primi a mettere a disposizione dei giocatori la nostra offerta". Dopo il parere di Aams, atteso entro l'inizio della prossima settimana, seguirà il collaudo per un successivo, ma ormai imminente start up. "Credo che potremmo essere sul mercato col poker on line già prima di ferragosto". Il poker sarà in principio l'unico skill game su cui cimentarsi, per gli altri bisognerà attendere. "Abbiamo oltre 60 progetti di skill games da presentare - aggiunge D'Aloja - Ora iniziamo col poker: siamo fiduciosi, anche se non mancano le incognite". Quali? "I limi
 ti dell'attuale regolamento - conclude il presidente di Microgame - in primo luogo l'assenza del cash game, che è vietato, e lo stop ai 100 euro per la puntata".

MASCHIO E GIOVANE: ECCO IL GIOCATORE TIPO SECONDO LA DOXA

(red.) ROMA - Maschio, tra 24 e 44 anni, lavora in ufficio e da lì – nella stragrande maggioranza dei casi – si collega ai siti di gaming. E' il profilo che emerge dal primo, identikit del giocatore online italiano, tracciato da un’accurata ricerca effettuata dalla Doxa e da Human Highway, con il patrocinio di Aams, al termine della quale sono state intervistate 4000 persone quali “campione” della popolazione italiana e altre 2000 a rappresentare l’universo dei 19 milioni di italiani che navigano su Internet almeno una volta alla settimana. Il fenomeno meritava un approfondimento, visto che sono già un milione i “conti” aperti presso bookmaker e operatori di gioco in generale, con una raccolta complessiva superiore ai 750 milioni di euro annui. Secondo la Doxa, almeno un altro milione di giocatori sarebbe pronto ad avvicinarsi al gaming online, un dato che non potrà che far piacere all’industria del gioco, a perenne caccia di nuovi clienti.
Scavando nella ricerca, poi, si scopre che lo scommettitore italiano  “piazza” ogni mese giocate di ogni genere, in ordine di preferenza dalle scommesse sportive al Gratta&vinci passando per il vietatissimo (fino ad ora) poker e per il casinò, e che la stima dei volumi di gioco porta a considerare per l'anno in corso più di 750 milioni di giro d'affari. L'utente che gioca online preferisce alimentare il proprio conto di gioco con carta di credito (40% del totale), Paypal, bonifico e vaglia. Nettamente sbilanciato il dato sul genere dei clienti di siti che offrono giochi e scommesse – la stragrande maggioranza è di sesso maschile – e anche l’atteggiamento verso il gioco, vissuto come momento di relax dagli uomini e, al contrario, come fonte di preoccupazione di perdite finanziarie da parte delle donne.

L'IDENTIKIT DI DOXA: UN NAVIGATORE SU DUE NON DISTINGUE I SITI ILLEGALI DA QUELLI LEGALI

(red.) ROMA - La ricerca mette in evidenza anche una fetta di mercato che sfugge al controllo dello Stato: secondo i dati raccolti da Doxa, circa 150 mila giocatori sono clienti di operatori telematici che consentono di giocare a poker e casinò online, attualmente non autorizzati dal ministero dell’Economia e - quasi certamente - oggetto del provvedimento di oscuramento di oltre 1300 siti internet, ordinato un paio di anni fa agli Internet Provider dai decreti Aams. Anche su questo punto ci sarà da lavorare per i tecnici dei Monopoli di Stato, perchè il dato che emerge dalla ricerca è da salto sulla seggiola: un navigatore su due non è in grado di distinguere i siti legali, da quelli illegali. In ogni caso, la regolamentazione delle attività di gioco online è valutata molto positivamente, associata alla tutela dei giocatori e alla funzione di recuperare alla legalità le forme di gioco che si sono sviluppate nei primi anni del web in un contesto di illegalità. Rimane però da c
 ompiere – sottolinea Doxa – un più profondo lavoro di informazione sulle forme di gioco consentite dalla legge e non consentite, in particolare in vista del varo degli skill games e, in particolare, dei tornei di poker online sotto il controllo dei Monopoli di Stato. Il giro d’affari dei nuovi giochi on-line porterà vantaggi allo Stato, che percepirà un’aliquota del 3% su ciascuna giocata, e agli operatori, che prevedono un fatturato complessivo attorno al miliardo di euro. Ai giocatori “tornerà” sotto forma di vincite almeno l’80% del movimento. Il prezzo di una partita oscillerà da 0,50 a 100 euro: le stime del ministero dell’Economia, allegate al decreto Bersani, riferiscono di 200 mila nuovi giocatori e di una spesa media pro capite di 2000 euro, nel primo “vero” anno di gestione, che comincerà a decorrere dal “via” operativo.
 

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