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Poker & Casinò

10/04/2010 | 16:11

Banconote false per giocare al Casinò di Venezia, nei guai due padovani

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banconote false per giocare al casinò di venezia nei guai due padovani

(red.) Cercavano il colpo della fortuna, ma invece rischiano il processo per l’accusa di «falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato di banconote false, previo concerto». In poche parole l’articolo 453 del codice penale. E’ la storia di due padovani finiti al centro di un’inchiesta della Procura di Venezia su alcune banconote false introdotte al Casinò di Ca’ Noghera.  Il fascicolo è stato chiuso nei giorni scorsi e ora per i due protagonisti si avvicina la richiesta di rinvio a giudizio. Loro sono Maurizio Meneghetti, padovano di 56 anni difeso dall’avvocato Patrizia Longo, e Tiziano Galiazzo, anche lui padovano, di 49 anni e assistito dal legale Alberto Di Mauro. Secondo le tesi della magistratura i due amici al banco del cambio del Casinò in terraferma, hanno spacciato per vere ben 17 banconote da 100 euro: una somma totale di millesettecento euro. Ottenendo in cambio le fiche con cui poi passavano la serata a giocare al Casinò, portandosi a casa un guadagno assicurato e da dividere. E se invece avessero perso, non ci sarebbe stata nessuna scommessa andata a vuoto. Quei soldi investiti erano falsi. Sono due le sere finite al centro dell’inchiesta della magistratura veneziana. Quella tra il 7 e l’8 marzo 2008 e quella tra l’8 e il 9 marzo dello stesso anno. Meneghetti e Galiazzo, sostiene il pm, avevano studiato tutto arrivando da Padova con in tasca denaro falso. Ma come superare lo scoglio del banco del cambio, dove è scrupoloso il controllo sulle banconote? Semplice, con l’aiuto di un croupier loro amico che «accettava» i verdoni da cento euro e in cambio dava alla coppia di padovani le fiche per divertirsi e giocare in tutta tranquillità. Senza che nessuno sospettasse di nulla. Le indagini però, durate quasi due anni, non sono state in grado di identificare il dipendente del Casinò che era in contatto con i due per orchestrare il tutto.

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