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Poker & Casinò

27/04/2005 | 12:29

CASINO’: LEGGE SU NUOVE SALE BLOCCATA ALLA CAMERA, L’ANIT INVIA LETTERA APERTA A CIAMPI

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casino legge su nuove sale bloccata alla camera lanit invia lettera aperta a ciampi
(c.s.) I lavori che consentirebbero l’apertura di nuovi casinò regionali in Italia si sono arenati nella decima Commissione delle Attività Produttive della Camera. E’ nuovamente l’Anit, l’associazione dei comuni che si battono per ottenere l’autorizzazione ad aprire nuove sale da gioco, a rendere nota la situazione, e, come si legge sul sito internet jamma.it, la stessa associazione, con una lettera, ha richiesto un intervento diretto del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. «I Casinò esistenti sono illegittimi. Li si chiuda o si sani la loro istituzione con una legge che preveda l'apertura di altre case da gioco» ha dichiarato il presidente dell'Anit Enzo Tintori rendendo noto l’invio di una lettera aperta nella quale si mette in evidenza l'incongruenza dell'esistenza attuale dei 4 Casinò di Sanremo, Saint Vincent, Campione d'Italia e Venezia, in mancanza di una legislazione in materia. Per l'associazione, praticamente, «le iniziative promosse in 35 anni di attività dall'Anit - come si legge nella lettera inviata a Ciampi - sono frustrate da un'anacronistica e francamente inconcepibile situazione di illegittimità, che vede 4 case da gioco, tutte ubicate nel nord del Paese, aperte e funzionanti a dispetto del divieto del Codice penale, al quale non si è neppure derogato con espressi provvedimenti legislativi». L'Anit, nella lettera aperta di richiesta di intervento da parte del Presidente Ciampi, riporta due sentenze della Corte costituzionale, la prima del 6 maggio '85 nella quale la Consulta stabilisce che «(...) si impone dunque la necessità di una legislazione organica che razionalizzi l'intero settore. (...) Queste esigenze di organica previsione normativa su scala nazionale (le quali si fanno valere soltanto nell'ipotesi che il legislatore voglia mantenere le deroghe agli artt. 718-722 del Codice penale) vanno soddisfatte in tempi ragionevoli». Successivamente, l’associazione cita la seconda sentenza della Corte costituzionale, del 12 luglio 2001: «(...) è ormai divenuto improrogabile - sempre che il legislatore intenda persistere nella politica di deroghe agli art. 718-722 c.p. - un intervento legislativo, non essendo più giustificabile un sistema normativo ormai superato e sotto diversi profili incoerente rispetto all'attuale quadro costituzionale». «Ci sembra, signor Presidente – si legge nella lettera aperta inviata dall’Anit a Ciampi - che i pronunciamenti della Consulta non lascino spazi ad interpretazioni o ad atteggiamenti arbitrari. Quindi, o il Parlamento si impegna realmente a disciplinare l'intero settore con una normativa moderna, sull'esempio di tutti i Paesi europei, e che superi le attuali difformità, oppure si chiudano i Casinò esistenti. A lei, Signor Presidente - conclude l'Anit - in qualità di supremo garante della Costituzione, è rivolto il nostro appello affinché le prerogative di uno Stato di diritto qual è il nostro vengano finalmente rispettate».

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