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18/05/2010 | 15:40

Casino', Orsoni (Sindaco Venezia): "La casa da gioco ha costi molto elevati, bisogna intervenire"

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casino orsoni sindaco venezia la casa da gioco ha costi molto elevati bisogna intervenire

(red.) VENEZIA - La decisione sul futuro del Casinò la prenderà entro questa settimana. Intanto, il sindaco Giorgio Orsoni vedrà per la prima volta le sei sigle sindacali. «Hanno chiesto loro un incontro—dice—li ascolterò ». «L’abbiamo chiesto noi, è vero — replica Salvatore Affinito della Cgil — ma per sapere che idee ha sull’azienda». Che quello del Casinò sarebbe stato uno dei nodi principali da sciogliere, il sindaco l’aveva detto sin dal suo primo discorso davanti al Consiglio parlando della necessità di una «profonda ristrutturazione». Pochi però pensavano che l’avrebbe affrontato con così tanta urgenza. La fretta però non deve essere al tempo stesso cattiva consigliera, fa capire: «Decideremo l’assetto futuro della società prima della mia partenza per Shanghai (entro domenica, quindi, ndr) ma vista la complessità della situazione dovremo prendere una decisione ben ponderata». Capire cioè se, come dicono i rumors, la casa da gioco di domani avrà o meno alla sua testa la nuova figura di amministratore delegato, se il consiglio di amministrazione avrà deleghe, e chi potrà guidarlo in questa fase di «transizione ». «L’azienda agisce in un mercato che va assottigliandosi — dice Orsoni — e ci sono costi molto elevati di personale e altri costi di diversa natura altrettanto consistenti. E’ chiaro che bisognerà intervenire perché questi fattori la rendono un’azienda in crisi».

Dopo aver visto le sei sigle sindacali a Ca’ Farsetti (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Snalc e Rlc) il sindaco nei prossimi giorni vedrà ancora una volta l’attuale presidente Mauro Pizzigati per avere gli ultimi dettagli di bilancio della casa da gioco e per poter in questo modo decidere la soluzione migliore. In questi giorni sono stati fatti tanti possibili nomi per la poltrona di amministratore delegato, nomi a cui Orsoni non sembra al momento pensare, tanto da confessare, sorridendo, di averli appresi dalla stampa: «Non ho scelto quale sarà la forma societaria del Casinò di domani e nemmeno chi sarà alla guida—dice —. Il nome va scelto sulle persone che si hanno a disposizione ». Tenendo però ben presente che il timoniere della casa da gioco dovrà avere competenze manageriali di sicuro valore. Non sarà infatti un compito facile quello che lo aspetta. Tagliare non è facile. L’ha dimostrato l’attuale dirigenza: «Sono in corso numerose iniziative di riduzione dei costi — dice Orsoni — ma non bastano ». D’altra parte l’aveva detto, e non ha cambiato idea: la ristrutturazione dovrà essere «profonda».

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