Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 22/01/2025 alle ore 20:32

Poker & Casinò

16/09/2009 | 10:55

EIG DI COPENHAGEN - LEVY (CEO 888): "ALLEANZE TRA MEDIA-COMPANY E OPERATORI DI GIOCHI"

facebook twitter pinterest
eig di copenhagen levy ceo 888 alleanze tra media company e operatori di giochi
dal nostro inviato a Copenhagen, Nicola Tani
Il momento peggiore per il mondo dei giochi on line sembra ormai concluso. A  dirlo, nel corso di un cvonvegno internazionale, sono i numeri uno del gaming on line europeo. "La crisi ha colpito duramente i nostri giocatori - afferma Gigi Levy, Ceo di 888 holding - ma ora le cose vanno molto meglio, è ripresa la voglia di scommettere e il tempo medio di collegamento ai nostri siti. La sfida futura è ora la regolamentazione e la liberalizzazione dei mercati. Il caso italiano è illuminante: un nuovo operatore come Gioco Digitale, senza esperienza e know-how nel poker on line, è diventato il leader del nuovo gioco lanciato da Aams. Una lezione per tutte le multinazionali che ora dovranno affrontare la sfida anche con gli operatori locali". Levy ha inoltre sottolineato che "le media company e le società di telecomunicazioni si muoveranno pesantemente verso il settore dei giochi, mettendo in campo risorse finanziarie ed enormi database di clienti. La crisi finanziaria per loro è stata devastante e ora cercano disperatamente ricavi: con il nostro aiuto possono certamente farcela e raccogliere rapidamente quote di mercato assai interessanti".
Secondo Norbert Teufelberger, Ceo di Bwin, "dopo il disastro, i clienti cercano distrazione e intrattenimento, e dobbiamo essere pronti ad offrire proprio questo. Nei prossimi due anni il mercato europeo cambierà aspetto e molti mercati europei saranno regolamentati: i grandi operatori in questo senso giocheranno un ruolo da protagonisti. Bwin (che recentemente ha acquisito Gioco Digitale, ndr) è stato il primo marchio a siglare accordi di marketing con le leghe calcistiche europee tracciando un solco che è stato seguito da molti nostri concorrenti. Continueremo a seguire questa strategia".   TEUFELBERGER (BWIN): "GIOCO DIGITALE E BWIN MARCHI SEPARATI PER DUE ANNI"
dal nostro inviato a Copenhagen, Nicola Tani
"Bwin e Gioco Digitale rimarranno due marchi distinti almeno per i primi due anni dalla nostra acquisizione. Il nostro marchio storico sarà dedicato alle scommesse sportive, mentre quello acquisito si concentrerà sul poker e sui nuovi giochi di abilità che saranno lanciati nei prossimi mesi". A rivelarlo, .a margine del convegno all'Eig di Copenhagen, è Norbert Teufelberger, Ceo di Bwin. "L'acquisizione di Gioco Digitale sarà fondamentale per sfondare negli altri mercati europei regolamentati. Il prossimo passo sarà la Francia, poi proveremo a spingere i governi di Danimarca, Germania e altri Paesi europei a regolamentare il settore del gaming on line".
"A motivare il colosso austriaco all'acquisizione di Gioco Digitale - dice il Ceo di Bwin - è stata la grande capacità strategica di Carlo Gualandri e soci. La loro abilità è confermata dal lancio - prima de tutti gli altri operatori - delle vendite di Superenalotto on line".

LEVY (888 HOLDING): "CON BINGO E GIOCHI DA CASINO' PRONTI AL RILANCIO IN ITALIA"

dal nostro inviato a Copenhagen, Nicola Tani
"Rilanceremo il marchio di 888 in Italia, per ora non conosciuto in questo Paese come nel resto del mondo. Con il lancio di Bingo e giochi da casinò telematici, metteremo in campo le nostre migliori risorse". A sottolineare la volontà di un rilancio delle azioni del colosso on line è - a margine di un convegno internazionale - il numero uno della società Gigi Levy".     EIG DI COPENHAGEN - AVV. SBORDONI: "LICENZE, EUROPA PRENDA ESEMPIO DALL'ITALIA"
 
 Dal nostro inviato a Copenhagen, Nicola Tani
"Lo diciamo da anni: l'Italia ha mostrato la strada a tutti nel settore dei giochi e ora ha offerto anche all'Unione Europea - con dovizia di particolari - il modo per uscire dall'imbarazzo. La soluzione e' addirittura obbligata: ci vuola un sistema con licenze nazionali, rispettoso dei principi europei, che metta da parte sia l'abitudine a stabilirsi in paese off-shore e, d'altro canto, il monopolio assoluto di certi operatori in alcuni paese". Il commento e' dell'avvocato Stefano Sbordoni, esperto di gaming, che giudica il modello italiano come l'unico percorribile. "Anche la recente sentenza della Corte di Giustizia sul caso Bwin-Santa Casa conforte questa impostazione, sconfessando - e su questo sono d'accordo con Aams - il principio del paese di origine per il quale e' sufficiente na qualunque licenza Ue per poter operare. Tra l'altro, e' evidente che la sentenza non riguarda solo il gioco online ma - indiretamente - tutte le modalita' di raccolta, compres e quella attraverso agenzie prive di concessione".    AVV. MANCINI: "LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO ITALIANO QUASI COMPLETATA"
 
dal nostro inviato a Copenhagen, Nicola Tani "Il sistema italiano dei giochi ha fatto grandi passi avanti negli ultimi tre anni ed è ormai a un passo dal completamento della liberalizzazione avviata nel 2006". E' quanto ha detto, nel corso di un convegno all'Eig di Copenhagen,  l'avvocato Quirino Mancini, illustrando a una platea di operatori internazionali lo stato dell'arte della normativa italiana. "Il decreto pro Abruzzo - ha proseguito - è stata l'ultima spinta al processo di modernizzazione del settore, basato sul lancio del poker in versione cash game, dei giochi da casinò on line e delle videolotteries. Si attende ora il perfezionamento degli aspetti fiscali relativi al betting exchamge per completare il portafoglio di giochi sotto il controllo di Aams. Una strategia vincente testimoniata dall'enorme numero di tentativi di accesso ai siti privi di concessione. E' la rpova che i giocatori italiani hanno ancora voglia di giocare e di sperimentare nuove forme di divertimento, proprio quello che la normativa sta per autorizzare".      LICENZE UE, LA PROPOSTA DELLA LOBBY DEGLI AVVOCATI
Tassazione sul margine lordo, nessun obbligo di stabilimento per la societa' che chiede la licenza ad un paese Ue, organizzare una "corsia preferenziale" nel caso in cui l'operatore che chiede una licenza abbia un analogo documento rilasciato da uno stato membro dell'Unione Europea. In attesa di un'armonizzazione normativa a livello comunitario che per ammissione di tutti i relatori dell'Eig e' assai lontana se non impossibile, la potentissima lobby degli avvocati (i consiglieri legali di tutti i colossi del settore) presente al convegno Eig di Copenhagen offre la propria ricetta per superare senza danni il periodo di transizione di qui ad un mercato europeo piu' stabile. "Tre semplici regole - afferma il francese Thibault Verbiest - per rendere piu' facile  il lavoro di tutti. Occorre trovare un compromesso, questo e' chiaro, che sia  anche sostenibile. Anche la Corte di Giustizia ha detto che il semplice possesso di una licenza Ue non basta per operare: quindi, mettiamoci al lavoro per una soluzione". Secondo Justin Franssen, avvocato olandese, "la sentenza Bwin-Santa Casa e' un successo dei monopoli, inutile negarlo, quindi occorre trovare le soluzioni giuste. In Olanda, nel frattempo, il governo ha messo al lavoro una Gambling commission con l'incarico di realizzare un report entro marzo che dica quale strada intraprendere: liberalizzazione o mantenimento del monopolio". 

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password