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Poker & Casinò

23/02/2009 | 12:47

POKER E GIOCO RESPONSABILE – GUALANDRI (GIOCO DIGITALE): “LA MODALITA' ONLINE NON RAPPRESENTA UN PERICOLO MAGGIORE”

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poker e gioco responsabile gualandri gioco digitale la modalita online non rappresenta un pericolo maggiore
   (p.g.) L'integrità del gioco e la promozione di iniziative tese a ridurre – e soprattutto prevenire – l'insorgere di fenomeni patologici, sono ormai sempre più diffusi fra gli operatori autorizzati. Ne abbiamo parlato con Carlo Gualandri, amministratore delegato di Gioco Digitale, la prima poker room made in Italy.   Il gioco online offre più pericoli o più sicurezza?   Non credo che il canale di accesso al gioco sia un elemento capace di influenzare la responsabilità del giocatore. Piuttosto, è determinante il tipo di gioco. Poiché nella legislazione italiana sul gioco non esistono limiti all’ammontare giocabile, il teorico maggior controllo sul gioco online non credo sia particolarmente efficace anche perché sarebbe facilmente aggirabile da un utente determinato, ed in genere i giocatori problematici lo sono. Io credo che il poker in forma di torneo sia un gioco che molto meno di altri invita agli eccessi perché manca delle caratteristiche tipiche che inducono alla ludopatia: la promessa di una facile vincita (vincere un torneo di poker non è facile e la fortuna serve solo in parte), un montepremi sproporzionato rispetto all'investimento che induce alla ripetizione (nel poker a torneo il montepremi aumenta in funzione del numero di avversari), la velocità di ripetizione (un torneo dura in media da mezz'ora a diverse ore). Questo è uno dei motivi per cui non credo che ci sia alcuna fretta di introdurre il cash game in Italia: la forma a torneo, non per nulla denominata poker sportivo, unisce il bello del gioco ad una problematicità estremamente ridotta.     “IL PROGETTO 'SOS GIOCO' PER AIUTARE E PER CAPIRE MEGLIO IL PROBLEMA”

 

(p.g.) Quali sono le misure di contrasto più efficaci al sorgere delle patologie compulsive legate al gioco?

 

La compulsività deriva da un’instabilità psicologica autonoma o indotta da altri problemi della persona. La cosa più importante è comunicare con chi ha il problema e attraverso il dialogo riuscire ad affrontare le reali cause del problema.

Per prevenire invece bisogna limitare la comunicazione tesa a sollecitare le personalità debole con promesse mirabolanti: nella vita nulla è gratis o semplice e c'è sempre un costo.

 

L'impegno di Gioco Digitale nell'assistenza alle disfunzioni da gioco si chiama “Sos Gioco”. Quali sono le finalità del progetto?

 

Il progetto “Sos Gioco” ha come obiettivo il fornire, utilizzando anche le possibilità di comunicazione offerte dalla rete, un servizio di diagnosi e supporto psicologico gratuito a chi ha o pensa di avere un problema di comportamento verso il gioco.

E' un servizio aperto a tutti e non limitato ai clienti o ai prodotti di Gioco Digitale attraverso il quale, oltre ad aiutare, speriamo di riuscire anche a capire meglio il fenomeno.

 

“IL BOOM DEL POKER CI HA SPINTO A DARE IL VIA AL PROGETTO”

 

(p.g.) A proposito di “Sos Gioco”: come è nata l'idea della collaborazione con Saman?

 

L'associazione Saman è uno degli operatori più qualificati ed una delle maggiori strutture per la cura delle dipendenze che operano in Italia.

Con loro avevamo già fatto diverse ipotesi di progetto negli anni passati ma non avevamo trovato una idea semplice ed al tempo stesso utile come questa.

Quando poi abbiamo vissuto il boom del poker e ci siamo trovati alla ribalta come il principale operatore italiano del gioco online abbiamo deciso che non potevamo più procrastinare e che avremmo dovuto fare qualcosa; ci sembrava doveroso a fronte dei risultati che stavamo ottenendo dal gioco e abbiamo quindi dato vita al progetto.

 

Ci sono già dei primi risultati tangibili?

 

Attualmente possiamo solo riferire i primi dati numerici ed una brevissima considerazione. I primi risultati ci confermano l’efficacia dello strumento on line per entrare in contatto con chi cerca informazioni sulle problematiche legate al gioco: quasi 600 contatti nel primo mese, oltre 20 colloqui telefonici, altrettante richieste di aiuto via mail e 2 consulenze attivate. Se comunque resta difficile agganciare terapeuticamente persone con problemi legati alla dipendenza, l’alto numero di contatti attivati, da parte dei giocatori e dei loro familiari, ci convince ancora di più della necessità e della validità del progetto “Sos Gioco”.

“LUDOPATIA, RECUPERO POSSIBILE”

 

(p.g.) Il recupero dei giocatori è possibile? si può tornare a giocare responsabilmente dopo aver affrontato un percorso di "disintossicazione"?

 

Che il recupero dei giocatori sia possibile lo deduciamo dalla produzione scientifica sulle cure e trattamenti dei giocatori problematici. In special modo da ricerche e pubblicazioni dei paesi anglosassoni. Le cure più efficaci sono ad oggi le terapie di gruppo e quelle psicoterapeutiche individuali e familiari. In un percorso di cura si indaga sulle cause profonde che hanno favorito le condizioni di una dipendenza. Una volta che queste vengono risolte, teoricamente, la persona interessata dovrebbe recuperare appieno le proprie capacità di scelta e governo delle emozioni.

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