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Poker & Casinò

27/05/2009 | 15:31

POKER - PAGANO (FEDERPOKER): "GIUSTO REGOLAMENTARE, MA RISPETTANDO I CIRCOLI"

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(c.z.) ROMA -"Da un lato ben si comprendono le esigenze dello Stato di regolamentare il mondo del gioco, dall'altro lato non si può non essere consapevoli che questo normativa significherà la chiusura di molti circoli in Italia". Giusto fissare delle norme attese da anni, rispettando però il lavoro dei circoli. Questo il pensiero di Luca Pagano, che da anni sta lavorando insieme ad altri esponenti delle associazioni di circoli di poker per dare al movimento una chiara posizione legislativa.
"Il poker 'dal vivo' - commenta - in questo momento vive una sorta di 'anarchia', con la discrezionalità lasciata ad ogni singola questura. In alcune città giocare a poker è assolutamente proibito, in altre è possibile solo a certe condizioni e con limiti economici di iscrizione, in altre ancora la situazione è gestita con indicazioni un po' più liberali”.
"INDISPENSABILE UNA LEGISLAZIONE UNICA"
 
(c.z.) ROMA - "E' evidente che solo attraverso una legislazione unica, auspicata da giocatori e federazioni, sarà possibile per lo Stato effettuare i doverosi controlli e, perché negarlo, avere anche il giusto ritorno in termini di tassazione".
Che peraltro potrebbe avere anche fini molto nobili. "Si potrebbero avviare interventi di pubblica utilità - suggerisce Pagano - come ad esempio la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto in Abruzzo, così come è stato recentemente indicato dal governo".
Resta però il problema della difficoltà, che i circoli avrebbero ad ottenere una concessione. "Difficilmente i gestori - commenta - potranno permettersi l'esborso previsto dal disegno di legge per potersi garantire la licenza di operatore legale".   "I CIRCOLI ITALIANI SONO STRUTTURE SANE, NE TENGA CONTO IL GOVERNO"
 
(c.z.) ROMA - "Chi conosce bene questo mondo sa che la maggior parte dei circoli italiani sono circoli “virtuosi”, punti di aggregazione e di socializzazione, il cui scopo principale è la promozione dell'immagine sportiva del poker. Un movimento sano, in sostanza".
Luca Pagano, tra i più forti giocatori al mondo e presidente della Federazione italiana Texas Hold'em, scende in difesa dei circoli di poker, facendo riferimento a un comma della Legge Comunitaria 2008, attualmente all'esame del Senato. Tale comma limita l'organizzazione dei tornei di poker ai concessionari o comunque a strutture di dimensione economica ben superiore ai normali circoli. "Come rappresentante della FederPoker - spiega Pagano, riferendosi alla Federazione che riunisce quattro associazioni minori, tra le quali la Fith - attendo gli sviluppi dell'iter parlamentare, e confido nella possibilità che il governo scelga gli interlocutori idonei. E necessario discutere insieme l’indirizzo del percorso normativo e regolamentare, per consentire a chi promuove e opera per l'immagine sportiva di questo gioco di continuare a farlo".

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