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Poker & Casinò

13/02/2008 | 14:19

SPECIALE POKER: 15,4 MILIONI DI ITALIANI GIOCANO ALMENO UNA VOLTA L'ANNO

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speciale poker 154 milioni di italiani giocano almeno una volta lanno
(a.c.) ROMA - Le persone che almeno una volta all'anno giocano a poker nel nostro paese hanno raggiunto i 15,4 milioni, in pratica il 40% della popolazione adulta.
Il dato risulta da un recente studio condotto dalla Federazione italiana Texas Hold’em, una delle associazioni, che a livello nazionale, organizza e promuove la variante del poker più praticata in rete.
L'indagine, condotta su di un campione di persone in età compresa tra i 14 e i 64 anni, mostra come la maggioranza dei praticanti siano uomini (70%) tra i 25 e i 44 anni: a tale proposito va ricordato come il maggior numeri di giocatori si concentri nella fascia che va dai 25 ai 34 anni.
Il poker, giocato nelle sue varianti più o meno conosciute (Texas Hold'em, Omaha, etc..), richiama un pubblico sostanzialmente eterogeneo: il 53% dei praticanti possiede, infatti, un diploma di scuola media superiore, lavora generalmente come insegnante o impiegato (31%). Sono il 13% i liberi professionisti, i dirigenti e gli imprenditori che preferiscono spendere una parte del proprio tempo libero giocando con le carte, mentre la percentuale sale al 17% per gli studenti.   Il "giocatore italiano medio" vive generalmente in piccole cittadine dislocate tra il sud e le isole (38%) e predilige giocare a poker con amici e parenti nella tranquillità della propria abitazione (95,6%). Il 3,8% dei praticanti preferisce invece giocare attraverso internet, prendendo parte ai tanti tornei che vengono organizzati in rete. Un ulteriore 3,8% ha scoperto i circoli, in cui ogni settimana è possibile cimentarsi presso i canonici tavoli con dieci giocatori. Un 1,7% gioca, invece, presso case da gioco. 
Tra le formule di gioco più conosciute, gli italiani continuano a preferire quella con le 5 carte coperte (13,8 milioni), anche se il Texas Hold'em - grazie al tam tam mediatico e ai programmi televisivi dedicati - conquista una fetta di pubblico di 1,7 milioni di praticanti.
Il mezzo televisivo è, forse sopra ogni altro, quello che ha contribuito a far scoprire la realtà dei tornei internazionali di poker, attraverso al messa in onda dei maggiori eventi.
Il Texas Hold’em, tanto per citare un esempio, è conosciuto come “contenuto tv” dal 12,1% dei giocatori, percentuale che raggiunge addirittura il 58,2% per il poker classico.      
Nel vasto contesto delle leggi italiane che regolano il gioco, il Texas Hold'em e in generale il gioco del poker, sono stati inquadrati con la Finanziaria 2007 nella categoria dei cosiddetti "skill game" o giochi di abilità.
La limitazione che ne ha consentito un efficace sdoganamento (e affrancamento dalla condizione di puro "gioco d'azzardo") è quella indicata dal decreto di attuazione firmato da Aams (l'amministrazione dei Monopoli) in data 17 settembre 2007. Vi è stabilito che il poker può essere praticato solo con la modalità del torneo.
Protagonisti principali dello sviluppo in rete degli skill game, restano i concessionari di rete autorizzati dall'Amministrazione alla raccolta di gioco. Uno dei compiti fondamentali per questi soggetti sarà quello di promuovere comportamenti responsabili (per esempio l'accesso vietato ai minori), controllando che i giocatori adottino norme congrue con il regolamento vigente.
Per ciò che riguarda le entrate erariali provenienti dalla gestione dei giochi di abilità, queste saranno in misura del 3%; il 17%, invece, sarà il compenso che sarà girato direttamente ai concessionari di rete. Il restante 80% della raccolta costituirà il montepremi che andrà ai giocatori.
A livello internazionale, il Texas Hold’em ha un pubblico giovane che comprende anche molte donne: è una ragazza norvegese di 19 anni, la campionessa europea venuta fuori dalle “World Series 2007”.
Il TH ha avuto nel corso di questi ultimi anni (risale al 1998 il primo sito internet interamente dedicato alla specialità n.d.r.) soprattutto un forte impatto on-line, tanto che oggi si stimano 100 mila giocatori giornalieri sui tavoli virtuali
In Italia sono stati oltre 200 i club di TH aperti in un solo anno, mentre sono 12 mila i tesserati nelle varie federazioni.
Il primo torneo di TH sul suolo italiano è stato organizzato nel 2006 al casino di Sanremo dal presidente della Federazione italiana Texas Hold’em, Luca Pagano.
L’evento che riscuote maggiore successo è rappresentato dalle “World series of poker”, una sorta di campionato mondiale del poker, che ha avuto origine nel 1971 e in cui si confrontano i migliori professionisti di questa attività. (fine) 
      

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