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Calcio

20/01/2015 | 16:48

Serie A, Genoa: con Sportradar workshop contro il match fixing

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GENOVA - Il progetto "Per l’integrità del gioco: formazione in campo contro le frodi sportive”, realizzato dalla Lega di serie A in collaborazione con Sportradar, conclude il suo tour formativo oggi al Genoa Museum and Store, con il primo club di Serie A che ha sposato, insieme a Sportradar, il percorso di formazione e prevenzione contro le frodi sportive fin dallo scorso anno. La giornata di oggi è stata dedicata alla formazione e all’educazione al fenomeno del match-fixing ed è rivolta ai giovani calciatori, allo staff tecnico e dirigenziale del Genoa CFC. 
“Ringraziamo la Lega di Serie A e Sportradar per questa campagna informativa, propedeutica a sviluppare la conoscenza delle regole, sottolineare le storture dei comportamenti illeciti, tutelare la salvaguardia dei valori dello sport”, ha commentato Michele Sbravati, responsabile settore giovanile del Genoa, il primo fondato in Italia nel 1902. “Il nostro impegno è orientato a integrare i progetti che le istituzioni promuovono per radicare la cultura dei principi su cui si basa, nella consapevolezza che l’educazione dei ragazzi inizi dalla comprensione delle responsabilità, ispirata dalla loro applicazione. Abbiamo avuto il privilegio di essere stati selezionati come società pilota del progetto nel 2013, contribuendo all’organizzazione di corsi per tesserati di prima squadra e giovanili. E’ interesse condiviso – ha continuato Sbravati - coltivare il rispetto per il gioco del calcio, preservare l’importanza che riveste come fenomeno sociale, potenziare percorsi virtuosi tra le giovani generazioni, con riflessi utili alla società civile e alla comunità”.
Come fare per capire i possibili tentativi di frode, che cosa si rischia in caso di coinvolgimento diretto, quali sono le tecniche che le organizzazioni criminali utilizzano per avvicinare i tesserati: questi e molti altri i temi di discussione del seminario. Vere e proprie lezioni di “autodifesa” corredate di filmati reali e case history, che aiutano a sensibilizzare i calciatori e a fargli comprendere di cosa si parla quando si utilizza il termine “match-fixing”. Particolare attenzione è stata rivolta anche al ruolo dei social network, strumenti di contatto usati sempre più spesso dai cosiddetti fixers, per carpire la fiducia di atleti di ogni fascia di età e sfruttarne l’amicizia al fine di alterare il regolare svolgimento delle partite. La giornata di formazione è stata condotta da Marcello Presilla, Responsabile per l’Italia di Sportradar AG, società leader a livello mondiale nelle attività di contrasto e prevenzione delle frodi sportive. Attraverso il Fraud Detection System, il più avanzato sistema di monitoraggio dei flussi anomali a livello internazionale, Sportradar controlla per il UEFA tutte le partite delle squadre appartenenti alla Serie A e B dei 54 Paesi aderenti. "Il tour formativo di Sportradar dedicato ai club della Serie A e in particolare ai loro settori giovanili era partito proprio dal Genoa Cfc un anno fa - ha detto Marcello Presilla - mi piace ricordare che il progetto venne presentato in questa speciale cornice, il museo storico della società ligure, e ha segnato l'inizio di un percorso più ampio esteso a tutta la massima serie. Un battesimo molto fortunato per il quale ringrazio il club e la sua dirigenza".
"Traendo un primo bilancio - ha aggiunto Presilla - posso dire che siamo particolarmente orgogliosi e soddisfatti del lavoro svolto finora al fianco della Lega di Serie A, che ha consentito di portare a un vastissimo numero di atleti, allenatori e dirigenti, una campagna formativa, che ha ricevuto grandi apprezzamenti da tutti i partecipanti e dai rispettivi club. Il bilancio è estremamente positivo, ci sono segnali chiari e costanti di una forte crescita di consapevolezza da parte dei calciatori sui pericoli e rischi del match-fixing. Un ultimo ringraziamento lo rivolgo alla Lega di serie A che ha creduto in questa partnership con Sportradar, Monitoring System della UEFA, svolgendo un prezioso lavoro di coordinamento e coinvolgimento dei club e dei suoi tesserati. Questo progetto è la conferma di un metodo di lavoro che ci vede da sempre operare accanto alle Istituzioni sportive, la cui presenza in prima linea è essenziale per vincere la difficile battaglia contro le frodi sportive e tutelare i club ed il loro patrimonio di calciatori”. RED/Agipro

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